HARRY E TONTO

HARRY AND TONTO

USA 1974
Harry, vedovo da molti anni e insegnante in pensione, vive a New York dividendo il proprio tempo tra il gatto Tonto e l'amico Jacob Rivetowski. Sloggiato a viva forza dall'appartamentino che possiede in uno stabile in demolizione, Harry viene accolto dal figlio Burt e dai nipoti Norma e Junior che lo amano. Piuttosto indisponente, invece, è la burbera Elaine, moglie di Burt. Harry allora decide di raggiungere la figlia Shirley a Chicago ove, disdegnando Tonto l'aereo, il vecchietto giunge avventurosamente e in compagnia della 16enne Ginger, una ragazza fuggita dalla propria famiglia e da lui accolta paternamente. Ormai interessato alla conoscenza dei paesi mai visti, Harry affida Ginger a Norman e raggiunge Los Angeles ove vive un altro figlio, un Eddie che menzognere notizie danno come uomo giunto al benessere. Il padre, invece, lo trova in miseria e disperato; ma non lo abbandona e gli passa tutti i risparmi. La California lo affascina e vi si stabilisce. Dopo la morte di Tonto, ormai molto vecchio, riprende a dare lezioni di ripetizione ai fanciulli e, forse, proprio nei fanciulli ritrova lo slancio per gli ultimi anni della vita.
SCHEDA FILM

Regia: Paul Mazursky

Attori: Barbara Rhoades - Happy Hooker, Paul Mazursky, Melanie Mayron - Ginger, Aron Long - Leroy, Dolly Jonah - Elaine, Arthur Hunnicut - Wade, Josh Mostel - Norman, Phil Burns - But, Ellen Burstyn - Shirley, Art Carney - Harry, Sally M. Carr, Cliff De Young - Burt Bambino, Herbert Berghof - Rivetowski, Chief Dan George - L Indiano, Anatole Vinogradov, Larry Hagman - Eddie, Geraldine Fitzgerald - Jessie

Soggetto: John Greenfeld, Paul Mazursky

Sceneggiatura: John Greenfeld, Paul Mazursky

Fotografia: Michael C. Butler

Musiche: Bill Conti

Montaggio: Richard Halsey

Durata: 115

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: NORMALE COLORE

Produzione: P MAZURSKY PER LA FOX

Distribuzione: UNITED ARTISTS (1979) - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT

CRITICA
Una deliziosa commedia su problemi e gioie della terza età. Proprio da vedere. (Magazine tv). Pur avendo fatto un film "leggero" come è nel suo stile di regista un po' disimpegnato e ironico, Paul Mazuesky ha voluto scavare piu' a fondo nell'animo degli uomini e ciascuno dei vari tipi che compaiono nell'arco delle due ore di proiezione rappresenta nel bene e nel male, l'immagine dell'America degli anni '70. (Carlo Scaringi, Radiocorriere tv) Mazuesky ha la mano leggera, ma sotto sotto registra anche i soffi della tragedia: i tocchi delicati con cui porge questo ritratto di vecchio, mostrano in trasparenza tutte le insicurezze di una età ai margini della nostra società, e ci riconducono a considerazioni che toccano le radici del vivere. (Alfio Cantelli, Il Giornale)