Il giovane Hallam Foe è ossessionato dall'idea che sua madre non sia annegata a causa di un incidente ma che sia stata spinta in acqua da Verity, la donna che suo padre ha sposato in seconde nozze. Per scoprire la verità, Hallam inizia a spiare con il suo binocolo i movimenti della matrigna e di tutti gli abitanti della casa, ma quando capisce di essere molto vicino alla realtà dei fatti, senza però poterla dimostrare, decide di fuggire a Edimburgo. In città, Hallam fa la conoscenza di Kate, una ragazza che lavora presso un hotel dove anche lui non tarda a farsi assumere. Purtroppo, la sua passione di spiare la vita degli altri porterà Hallam a fare altre scoperte poco piacevoli...
SCHEDA FILM
Regia: David Mackenzie
Attori: Jamie Bell - Hallam Foe, Claire Forlani - Verity Foe, Ciarán Hinds - Julius Foe, Sophia Myles - Kate Breck, Ewen Bremner - Andy, Maurice Roëves - Raymond, Jamie Sives - Alasdair, Ruth Milne - Jenny, Lucy Holt - Lucy, Kirsty Shepheard - Moglie di Alasdair, John Paul Lawler - Carl
Soggetto: Peter Jinks - romanzo
Sceneggiatura: David Mackenzie, Ed Whitmore
Fotografia: Giles Nuttgens
Montaggio: Colin Monie
Scenografia: Tom Sayer
Costumi: Trisha Biggar
Effetti: Chris Panton, BaseBlack
Durata: 96
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM, CINEMASCOPE
Tratto da: romanzo omonimo di Peter Jinks
Produzione: SIGMA FILMS, FILM4, INGENIOUS FILM, PARTNERS
NOTE
- ORSO D'ARGENTO PER LA MIGLIORE MUSICA AL 57MO FESTIVAL DI BERLINO (2007).
CRITICA
"Jamie Bell, ragazzino con vocazione di ballerino classico di 'Billy Elliott', è cresciuto tanto da essere arruolato nella spedizione di 'King Kong', poi coi marines in 'Flags of our Fathers'. In questo Festival di Berlino è tornato diciassettenne per interpretare Hallam Foe nel film omonimo di David Mackenzie, tratto dal romanzo di Peter Jinks. (...) 'Hallam Foe' non è un giallo. Il presunto delitto è solo il pretesto per lasciare casa, scoprendo la durezza del lavoro. Film da fine festival, senza ambizioni, 'Hallam Foe' non ha la forza drammatica di 'Asylum', con cui Mackenzie era in concorso nel 2004, e col quale sì avrebbe meritato qualcosa." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 17 febbraio 2007)