In un'isoletta del Pacifico dove è di stanza una base militare USA unagiovane recluta, assai esperta nelle arti marziali, si trova a dover fronteggiare una banda di sedicenti guerriglieri che vuole impadronirsi di un convoglio di armi.
SCHEDA FILM
Regia: Sam Firstenberg
Attori: John La Motta, Tadashi Yamashita, Guick Kook, Don Stewart, Steve James, Judie Aronson, John Fujioka, Michael Dudikoff, Phil Brock
Soggetto: Gideon Amir, Avi Kleinberger
Sceneggiatura: Paul De Mielche
Fotografia: Hanania Baer
Musiche: Michael Linn
Durata: 90
Colore: C
Genere: ARTI MARZIALI
Produzione: CANNON / GOLAN, GLOBUS
Distribuzione: VIDEO: MULTIVISION (COLLECTION)
NOTE
A QUESTO FILM SEGUONO: "GUERRIERO AMERICANO 2: LA SFIDA" (AMERICAN NINJA 2: THE CONFRONTATION,1987) SEMPRE DI S.FIRSTENBERG; "GUERRIERO AMERICANO 3: AGGUATO MORTALE" (AMERICAN NINJA 3: BLOOD HUNT,1989) DI C. SUNDSTROM; "GUERRIERO AMERICANO 4: DISTRUZIONE TOTALE "(AMERICAN NINJA 4: THE ANNIHILATION,1990) E "GUERRIERO AMERICANO 5" (AMERICAN NINJA 5, 1995)DI B.G.LEONARD.
- L'ATTORE TADASHI YAMASHITA E' NOTO ANCHE COME BRONSON LEE.
- MAESTRO DI ARTI MARZIALI: MIKE STONE.
CRITICA
"Cosa recensire in un film dotato di una sceneggiatura farneticante, di interpreti da baraccone e di una regia che offende i più elementari diritti dello spettatore (come ad esempio vedere realmente ciò che accade sullo schermo, e non fidarsi di una serie di scene d'azione girate troppo da vicino e montate troppo rapidamente per risultare intelleggibili)? Una cosa sola: le vittime del protagonista, un ragazzone dal passato burrascoso che anni prima ha perso la memoria e che adesso, per evitare la galera, fa il soldato in un'isoletta del Sudest asiatico." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 30 Giugno 1986)
"Prudentemente situato in un'anonima isola oceanica, dove coabitano la base Usa e l'avventuriero trafficante d'armi (che dispone d'un proprio piccolo esercito composto dagli adepti della setta asiatica Narjama, mascherati ed esperti in arti marziali), il film corre - è la parola - a ruota libera sulla via, lastricata di assurde rodomontate, che i produttori Golan e Globus usano scegliere come itinerario obbligato delle loro spettacolari pellicole. Niente è da prendere sul serio, e così tutto diventa spassoso, sia che si tratti di nefandezze, sia che i morti si debbano contare a dozzine. La regia si adegua alla cosiddetta trama e all'imperativo categorico dei produttori. Nella parte di Joe, invitto e invulnerabile, l'attore Michael Dudikoff con le sue modeste forze in un ricalco di Rambo." ('La Stampa', 24 Maggio 1986)
"Lo stile fracassone e patriottardo della Canon agisce questa volta sullo sfondo lussureggiante di un'isola del Pacifico, dove in una base militare Usa c'è una recluta, il televisivo Michael Dudikoff dall'aria tenebrosa come James Dean, imbattibile nelle arti marziali come Bruce Lee e votato alle imprese solitarie come Rambo. Ne facciamo conoscenza subito, quando una banda di sedicenti guerriglieri blocca un convoglio di carri pieni di armi che fanno da scorta alla petulante figlia dei colonnello e lui, da solo, si ribella mettendo fuori combattimento un buon numero di malcapitati.
Sceneggiatura vuole che il capo dei trafugatori di armi sia un certo Ortega, boliviano, che agisce per conto di alcuni contrabbandieri colombiani e in combutta con il colonnello e un sergente americani, facendosi proteggere da un piccolo esercito di orientali. Mentre l'imbronciato protagonista, si viene ben presto a sapere, è stato raccolto bambino da un soldato giapponese ed educato, prima di perdere la memoria nello scoppio di una mina, alla sacra arte di Ninja. 'American Ninja' è, infatti, il titolo originale della pellicola, confezionata da Sam Firstenberg, uomo di fiducia di Golan e Globus, nello spirito di uno spettacolo tutto botti, patria ed eroismo, ma costretto a trascinarsi alquanto faticosamente verso un finale per controfigure e artificieri: il cattivo che sta per concludere un grosso affare, ma viene disturbato dall'arrivo dei Ninja; cerca allora di farsi scudo del proprio esercito e del corpo della ragazza nel frattempo rapita, quando irrompe anche l'esercito Usa e la scazzottatura diventa generale, finché un colpo di bazooka fa saltare in aria l'elicottero del perfido in fuga con il malloppo." ('Il Secolo XIX', 24 Luglio 1986)