Un ladruncolo, Frankie Connor, rapisce Barbara Blandish, la giovane figlia di un miliardario. Poiché è evidente il fatto che la ragazza costituisca un vera miniera d'oro, la banda di Ma' Grissom, composta da Gladys e i suoi quattro figli, Slim, Eddie,Woopy e Mace, uccide Frankie e prende la ragazza. Ottenuto un milione di dollari di riscatto, Ma' decide di uccidere la ragazza, ma lo psicotico Slim, che si è innamorato di lei, la prende sotto la sua protezione, minacciando di uccidere chiunque della famiglia, tenti di farle del male. Con i soldi del riscatto, Ma' acquista un lussuoso night-club. Tra Slim e Barbara nasce uno strano rapporto: la giovane che aveva inizialmente respinto con disgusto il suo strano innamorato, ora prova per lui un sentimento di compassione. La polizia riesce, attraverso un investigatore privato, a risalire ai rapitori della ragazza, che vengono snidati e uccisi. Unico sopravvissuto, Slim trova scampo, con Barbara, in un casolare dove viene scoperto e abbattuto. Barbara, che aveva cominciato ad accorgersi di amare il suo rapitore, viene riconsegnata al padre.
SCHEDA FILM
Regia: Robert Aldrich
Attori: Kim Darby - Barbara Blandish, Scott Wilson - Slim Grissom, Tony Musante - Eddie Hagan, Robert Lansing - Dave Fenner, Connie Stevens - Anna Borg, Irene Dailey - Gladys, mamma Grissom, Wesley Addy - John P. Blandish, Joey Faye - Woppy, Michael Baseleon - Frankie Connor, Ralph Waite - Mace, Hal Baylor - Capo McLaine, Matt Clark - Joe Bailey, Dave Willock - Rocky, Dots Johnson - Johnny Hutchins, Alex Wilson - Jerry McGowen, Mort Marshall - Heinie, Alvin Hammer - Sam, Don Keefer - Woppy
Soggetto: James Hadley Chase
Sceneggiatura: Leon Griffiths
Fotografia: Joseph F. Biroc
Musiche: Gerald Fried
Montaggio: Frank J. Urioste, Michael Luciano
Costumi: Norma Koch
Durata: 128
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM, METROCOLOR
Tratto da: romanzo "No Orchids for Miss Blandish" di James Hadley Chase
Produzione: ROBERT ALDRICH PER AMERICAN BROADCASTING COMPANY (ABC)
Distribuzione: DEAR (W.B.) - VIVIVIDEO
CRITICA
"Su un tema non nuovo - quello delle 'famiglie criminali' degli anni trenta - viene inserita la nota di un amore tra un fuorilegge e la sua prigioniera. Nello studio psicologico delle fasi del loro rapporto, il regista ottiene risultati persuasivi. Per il resto - pur con buon mestiere - ha ecceduto in violenza, mirando a effetti spettacolari e perciò per molta parte gratuiti." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 72, 1972)