Nel 1965, durante la guerra del Vietnam, l'aviere Adrian Cronauer viene inviato a Saigon e, in breve tempo, con suo programma radiofonico "Good Morning Vietnam" diviene il disk-jockey più amato dalle truppe americane. Ma il suo anticonformismo gli procurerà problemi con i diretti superiori. Difeso in prima persona dal generale Taylor, alla lunga Cronauer sarà accusato di collusioni con i Vietcong e costretto a tornare in patria.
SCHEDA FILM
Regia: Barry Levinson
Attori: Robin Williams - Adrian Cronauer, Forest Whitaker - Edward Garlick, Tung Jhanj Tran - Tuan, Chintara Sukapatana - Trinh, Bruno Kirby - Tenente Hauk, Juney Smith - Phil Mcpherson, Richard Edson - Soldato Abersold, Richard Portnow - Dan Levitan, Floyd Vivino - Eddie Kirk, J.T. Walsh - Sergente Maggiore Dickerson, Noble Willingham - Generale Tayler, Robert Wuhl - Marty Lee Dreiwitz
Soggetto: Mitch Markowitz
Sceneggiatura: Mitch Markowitz
Fotografia: Peter Sova
Musiche: Alex North
Montaggio: Stu Linder
Scenografia: Roy Walker
Costumi: Keith Denny
Altri titoli:
BUONGIORNO VIETNAM
Durata: 120
Colore: C
Genere: DRAMMATICO GUERRA COMMEDIA
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI
Produzione: SILVER SCREEN PARTNERS III, TOUCHSTONE PICTURES
Distribuzione: WARNER BROS ITALIA (1988) - CREAZIONI HOME VIDEO, TOUCHSTONE HOME VIDEO
CRITICA
Film sul Vietnam diverso dai soliti per il contrasto tra la drammaticità della situazione e la buffoneria dei personaggi che vi agiscono. Storia di un'educazione politica, ha per protagonista un eccellente Williams. (Laura e Morando Morandini, Telesette)
Non è questione di storia, di regia o di orpelli tecnici: il film vale esclusivamente per la presentazione da mattatore di Williams e per la volontà di mostrare il Vietnam sotto una luce meno cupa e prevedibile del solito. Missione compiuta. (Francesco Mininni, Magazine Italiano tv)
Ottima l'interpretazione di Robin Williams perfettamente calato nei panni del personaggio. (Teletutto)
"Strampalata commedia controcorrente e impudentemente antiamericana, girata con pochi mezzi e diretta con brio dal dotato Barry Levinson. Ispirato a un personaggio reale, è un film che, dimenticando finalmente le brutalità nella giungla vietnamita, si basa unicamente sulle battute, da caserma, sparate a raffica dal protagonista, il bravo Robin Williams, lasciato un po' solo in quell'oceano di parole. Peccato che le sue sparate abbiano un unico difetto. Non fanno ridere. Mai". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 23 settembre 2001)