Kate e Neil, una coppia di comuni mortali, vedono la loro relazione ostacolata dall'imperitura ostilità che divide ancora gli antichi dei greci fra loro. Gli dei, infatti, si sono ritirati in esilio a Manhattan e, con l'antico ormai sbiadito, si nascondono allo sguardo dell'umanità in una villetta a schiera, litigando tra loro. Quando Apollo s'innamora perdutamente di Kate, Neil si vedrà costretto non solo a riconquistarla ma anche a salvare la razza umana dalla minaccia dell'estinzione.
SCHEDA FILM
Regia: Marc Turtletaub
Attori: Alicia Silverstone - Kate, Ebon Moss-Bachrach - Neil, Sharon Stone - Afrodite, Christopher Walken - Zeus, John Turturro - Ade, Edie Falco - Artemide, Oliver Platt - Apollo, Rosie Perez - Persefone, Will Swenson - Marte, Henry Zebrowski - Hermes, Gideon Glick - Eros, Aasif Mandvi - Maxwell, Glenn Fleshler - Landauer, Sharon Wheatley - Sylvie, Steve Witting - Carl, Steve Witting - Demetra, Lauren Cohn - Sheila, Nick Blaemire - Dana, Laryssa Lauret - Trudy
Soggetto: Marie Phillips - romanzo
Sceneggiatura: Josh Goldfaden, Marc Turtletaub
Fotografia: Tak Fujimoto
Montaggio: Joe Landauer, Alan Heim
Scenografia: Kalina Ivanov
Arredamento: Chryss Hionis
Costumi: Amela Baksic
Durata: 90
Colore: C
Genere: DRAMMATICO COMMEDIA
Tratto da: romanzo "Per l'amor di un Dio" di Marie Phillips (ed. Guanda, coll. Narratori della Fenice)
Produzione: Marc Turtletaub e Peter Saraf per
NOTE
- FUORI CONCORSO ALL'OTTAVA EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (2013).
CRITICA
"Delude molto (...) un'altra famiglia arrivata ieri sugli schermi di Roma, quella degli dei dell'Olimpo che ormai invecchiati e dimenticati, hanno deciso di lasciare la Grecia e trasferirsi in una grande casa di New York. L'idea di 'Gods Behaving Badly', opera prima del produttore Marc Turtletaub tratta dal romanzo di Marie Phillips, è molto divertente. La storia di un gruppo di divinità - Sharon Stone è Afrodite, Christopher Walken è Zeus, John Turturro è Ade - che continuano a interferire con la vita dei mortali e a litigare tra loro sulla carta era vincente, ma di fatto una sceneggiatura niente affatto brillante finisce per rendere il tutto stucchevole." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 14 novembre 2013)