Jean-Luc Godard è il cinema, la sua quintessenza. Da poco novantunenne, ha al suo attivo più di centoquaranta film. Lo odiamo tanto quanto lo veneriamo. Da dove ha origine la sua aura? Naturalmente da film leggendari, ma anche da Godard stesso. È una figura pubblica e allo stesso tempo un uomo avvolto nel mistero. Tutto e l'opposto di tutto, ha percorso ogni strada possibile. Non è facile impadronirsi di un tale mostro sacro ed enigmatico. L'itinerario di Godard si muove in un'unica direzione: il rinnovamento incessante della sua arte. Egli vede l'atto creativo come un necessario atto di critica e decostruzione. L'artista si reinventa senza sosta e inevitabilmente si distrugge. Questo ritratto intende portarci oltre i cliché di un mito, talvolta diventato caricaturale, per incontrare un uomo più sentimentale di quanto sembri, un uomo abitato, a volte superato, dalla sua arte. Perché, sì, Godard è umano. Non solo una macchina che pensa e crea immagini. È carne, sangue, emozioni.
SCHEDA FILM
Regia: Cyril Leuthy
Attori: Nathalie Baye, Hanna Schygulla, Dominique Païni
Sceneggiatura: Cyril Leuthy
Fotografia: Gertrude Baillot
Musiche: Thomas Dappelo
Montaggio: Cyril Leuthy, Philippe Baillon
Effetti: Silvain Bernard
Suono: Guillaume Valeix, Nicolas Paturle
Altri titoli:
Godard Cinema
Durata: 100
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Produzione: CATHY PALUMBO PER 10.7 PRODUCTIONS, GENEVAUX ANNE PER INA NATIONAL INSTITUTE OF ARCHIVES, NATHALIE VERDIER PER ARTE CINEMA
NOTE
- PRESENTATO IN ANTEPRIMA ALLA 79. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2022), SEZIONE 'VENEZIA CLASSICI - DOCUMENTARI'.