Gli italiani sono matti

GERMANIA OCCIDENTALE 1957
Un prigioniero italiano, che ha tentato di fuggire dal campo di concentramento indossando abusivamente la divisa militare americana, deve venir processato dal Tribunale militare. Per salvare il loro compagno da una dura condanna, gli altri prigionieri s'impegnano a costruire in due ore, fuori dei reticolati, una Chiesa, e ciò col materiale che potranno "arrangiare", senza turbare la normale disciplina dei campo. E' l'otto settembre del 1943 e i prigionieri sono convinti che entro pochi giorni se ne andranno tutti a casa: si tratta solo di guadagnar i tempo. Ma i giorni passano, recando tristi notizie. I tedeschi non hanno accettato l'armistizio e la guerra continua. I prigionieri devono tentare l'impossibile per vincere la scommessa che hanno fatta col comandante del campo. L'inventiva, l'ingegnosità, lo spirito di adattamento degli italiani hanno modo di palesarsi per intero. Il legname occorrente alla costruzione viene ricavato dalle baracche in cui vivono i prigionieri, gli attrezzi vengono improvvisati nei modi più inattesi. Il lavoro preparatorio si svolge quasi tutto di notte, col continuo pericolo d'improvvise ispezioni: finalmente, dopo numerose vicissitudini, tutto è pronto. E' giunto il giorno stabilito: il colonnello fa aprire i cancelli e un razzo verde segna l'inizio della prova. Tutto e stato studiato sino nei minimi particolari ed ogni squadra conosce alla perfezione il suo compito. Si elevano in breve le fiancate della Chiesa, le copre il tetto e da questo spunta la sagoma di un piccolo campanile, in cui trova posto la piccola campana offerta dai prigionieri tedeschi del vicino campo. Il primo rintocco della campana ed un razzo rosso annunciano che il termine stabilito è scaduto: ma la Chiesa è fatta. Gli italiani hanno vinto la scommessa ed ora s'abbracciano commossi.
SCHEDA FILM

Regia: Luis María Delgado, Duilio Coletti

Attori: Victor McLaglen - Sergente O'Riley, Folco Lulli - Don Bernardo, Gabriella Pallotta - Anna, Maurizio Arena - Benedetti, José Suárez - Pieroni, Luigi Pavese - Maggiore Masi, Marianne Koch - Cristina, Wolfgang Preis - Hans, Santiago Rivero - Maggiore O'Brian, Memmo Carotenuto - Il Biondino, Raffaele Pisu - Altro Prigioniero Italiano, José Jaspe, Sergio Mendizábal, Carlos De Moy, Vivo Costa, Gerd Mattiensen, Mara Cruz, Sonja Ziemann, Alfonso Godá, Renato Terra Caizzi

Soggetto: Luciano Vincenzoni, Ennio De Concini

Sceneggiatura: Ennio De Concini, Sandro Continenza, Luis Lucas, Alfonso Paso, José Gallardo, Luciano Vincenzoni, Giuseppe Scoponi, Paolo Tedeschi

Fotografia: Antonio Macasoli, Gábor Pogány

Musiche: Manuel Parada, Nino Rota

Montaggio: Teresa Alcocer, Mario Serandrei

Scenografia: Juan Alberto Soler, Arrigo Equini

Costumi: Giulio Sperabene

Altri titoli:

HEIMWEH, STACHELDRAHT UND GUTE KAMERADEN

LOS ITALIANOS ESTAN LOCOS

Durata: 106

Colore: B/N

Genere: COMMEDIA

Produzione: LABOR FILM PRODUZIONE (ROMA), UNION FILM (MADRID)

Distribuzione: UNIDIS

CRITICA
"La trama è narrata con garbo, se non grande abilità (...)". (U. Tani, 'Intermezzo', 10/11,15/6/1958)