Nel 1951 a New York viene celebrato un processo contro un folto gruppo di italo-americani, accusati di essere gangster, che la Corte bolla con il marchio di "indesiderabili" sentenziandone l'allontanamento dal suolo statunitense per l'Italia. Centoventi di essi vengono caricati su una nave diretta a Genova e due settimane dopo, all'arrivo in Italia, vengono accolti da curiosi, fotografi e giornalisti, fra cui Giancarlo Fusco, giornalista de "Il Secolo XIX", incaricato di scrivere un breve articolo. Intervistando quegli strani personaggi, Fusco riconosce un suo vecchio compagno di liceo, l'anarchico Ezio Taddei e, incuriosito, decide di andare a fondo e svolgere un'inchiesta.
SCHEDA FILM
Regia: Pasquale Scimeca
Attori: Marcello Mazzarella - Lily Valentino, Vincent Gallo - Tony Bendando, Peppe Lanzetta - Saver Li Fonzi, Lynda Steadman - Rosy, Vincent Schiavelli - Frank Frigenti, Antonio Catania - Giancarlo Fusco, Vincenzo Albanese - Lu Grisafi, Violante Placido - Agneska, Marica Coco - Katie, Franco Scaldati - Charlie Mincucci
Soggetto: Giancarlo Fusco - romanzo
Sceneggiatura: Pasquale Scimeca, Nennella Bonaiuto
Fotografia: Pasquale Mari
Musiche: Nicola Piovani
Montaggio: Babak Karimi
Scenografia: Osvaldo Desideri
Costumi: Grazia Colombini
Altri titoli:
The Undesirables
Durata: 94
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM
Tratto da: romanzo omonimo di Giancarlo Fusco
Produzione: GALLIANO JUSO PER RODEO DRIVE LTD
Distribuzione: METACINEMA
Data uscita: 2003-11-14
NOTE
- OLTRE CHE A GENOVA IL FILM E' STATO GIRATO A ROMA SUL SET, MODIFICATO, DI 'GANGS OF NEW YORK'.
- REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI.
- REVISIONE MINISTERO NOVEMBRE 2003. LA REVISIONE MINISTERIALE DEL 31 MAGGIO 2004 HA ELIMINATO IL DIVIETO A 14 ANNI.
- SUONO: REMO UGOLINELLI.
- CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 2004 PER LA MIGLIOR SCENOGRAFIA (OSVALDO DESIDERI).
CRITICA
Dalle note di regia: "La tradizione orale, purtroppo un po' in declino, ha sempre rappresentato una parte importante della nostra cultura. Non so se la grande mafia è rappresentata in questa storia. Lo stesso Fusco andando a Genova allo sbarco dei 120 espulsi dagli USA pensava di trovarsi dinanzi a dei grandi padrini, mentre, invece, incontrò solo dei poveracci. Fusco era un giornalista che manipolava la realtà rielaborandola. La sua narrazione veniva mediata attraverso l'ambientazione cinematografica, quella dei gangster-movie. A me interessava raccontare questa realtà molto romanzata che lui aveva conosciuto in prima persona e che - in gran parte - aveva inventato ispirandosi alla cronaca".
"Il film, attraverso la curiosità di un giornalista (Fusco Antonio Catania) che è andato ad assistere allo sbarco di questi ex feroci delinquenti al porto di Genova, insegue e tenta di ricostruire i frammenti di una storia comune disseminata di misteri, amnesie, non detti che devono restare tali. Tenta di ricomporre in un puzzle che le accomuna le testimonianze di uomini vinti che non riesce a non trattare con l'umana partecipazione di ogni cronista. Scimeca ha ritrovato nello spunto una connessione con il proprio curriculum di cantastorie di fatti e misfatti siciliani. Non coglie però a pieno l'occasione, gli elementi si susseguono senza che il film cresca d'intensità e tensione. Ma la confezione è accurata." ('La Repubblica', 16 novembre 2003)