Una provincia industriale, sconfinata, alienante. Un tempo florida, ora profondamente segnata dalla crisi economica. Provincia di campi allargati e capannoni dismessi, è l'universo in cui gravitano Pietro e il suo amico Ivan, diciannovenni in conflitto con la famiglia, con la scuola, con tutto. Sullo sfondo una serie di furti nelle chiese, compiuti dall'inafferrabile "banda dei candelabri", e l'incombere di un grande asteroide, monitorato dalla stazione astronomica della zona perché in procinto di passare molto vicino alla Terra. Talmente vicino che un amico un po' strambo, fissato con questioni astronomiche e filosofiche, è sicuro che precipiterà sul pianeta, annientando l'umanità. E mentre la "fine del mondo" si avvicina, Ivan convince Pietro a partecipare a un furto, con conseguenze drammatiche che colpiranno fatalmente il loro mondo.
SCHEDA FILM
Regia: Germano Maccioni
Attori: Pippo Delbono - Ugo, Chiara Caselli - Teresa, Riccardo Frascari - Pietro, Nicolas Balotti - Ivan, Alessandro Tarabelloni - Cosmic, Adriana Barbieri - Chiara, Lorenzo Ansaloni, Camillo Acanfora, Tatti Sanguineti, Luciano Manzalini, Laura Pizzirani, Angela Baraldi, Alberto Nerazzini
Soggetto: Giovanni Galavotti, Germano Maccioni
Sceneggiatura: Giovanni Galavotti, Germano Maccioni
Fotografia: Marcello Dapporto
Musiche: Lorenzo Esposito Fornasari, Lo Stato Sociale
Montaggio: Corrado Iuvara, Paolo Marzoni
Scenografia: Nicola Bruschi
Costumi: Valentina Cencetti, Loredana Vitale
Suono: Giovanni Frezza (II)
Durata: 91
Colore: C
Genere: DRAMMATICO COMMEDIA
Specifiche tecniche: HD (1:2.39)
Produzione: IVAN OLGIATI, EMANUELE GIUSSANI PER ARTICOLTURE, OCEAN PRODUCTIONS, CON RAI CINEMA
Distribuzione: ISTITUTO LUCE-CINECITTÀ
Data uscita: 2017-11-01
TRAILER
NOTE
- FILM RICONOSCIUTO DI INTERESSE CULTURALE, HA RICEVUTO IL CONTRIBUTO ECONOMICO DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E TURISMO-DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA; REALIZZATO CON IL SUPPORTO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA FILM COMMISSION.
- IN CONCORSO AL 70. FESTIVAL DI LOCARNO (2017).
CRITICA
"Il film vale non nel lato action ma nella staticità dei silenzi, tutto il non detto affidato alla fotografia e alle intenzioni del regista di cui si apprezza la scelta non facile." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 2 novembre 2017)
"Con 'Gli asteroidi' (...) il bolognese Germano Maccioni conferma il legame al territorio già dimostrato nel suo lavoro di documentarista (...). Non stupisce quindi che, esordendo nel lungometraggio di finzione, il cineasta abbia ricavato il meglio dei valori formali ed espressivi dall'ambientazione padana; mentre il problema è una tessitura drammaturgica che resta fragile, confusa. (...) Tuttavia, il film ha una sua qualità visiva: come quando i tre amici approdano alla radiostazione astronomica di Medicina (...) al cospetto di una monolitica parabola spaziale volta verso il cielo. (...) Non fosse per le fugaci apparizioni di due figure femminili (una delle quali incarnata dalla brava Chiara Caselli) portatrici di note di concretezza e dolcezza, questo è infatti un film di uomini smarriti, in cerca di un perché." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 12 agosto 2017)
"Assai ambizioso, per il tentativo di coniugare la palestra della giovinezza al fallimento dei padri, la carestia economica di un territorio al respiro di uno sguardo esistenziale, 'Gli asteroidi', dell'esordiente bolognese Germano Maccioni, aveva bisogno di severi ripensamenti di sceneggiatura, interpretazione e taratura drammatica. E tuttavia è un «pezzo» di cinema ruvido fuori norma, coraggioso e interessante, con generosi attori ai primi passi (Frascari, Balotti, Tarabelloni) e collaboratori navigati (Chiara Caselli, il citato Delbono)." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 12 agosto 2017)