Tre donne - Adele, Agda e Angela - si ritrovano in ospedale in attesa di dare alla luce le loro creature e nel frattempo ciascuna di loro rivive il proprio passato tramite i ricordi. Adele, a causa della rovina della famiglia, è costretta a diventare la moglie del fattore dei von Pahlen; Agda, abbandonata sin dall'infanzia, giunge anche lei nella stessa casa come modella di un pittore che diverrà poi suo marito unicamente per coprire la sua relazione con uno dei giovani von Pahlen; Angela, orfana sin da bambina, dopo un periodo trascorso in collegio, viene accolta nella famiglia von Pahlen da Petra, alla quale è legata da affetto morboso di cui si libera soltanto quando si innamora del maturo Thomas, un uomo che, dopo averla sedotta, l'abbandona. Le aspettano destini diversi. Adele perderà il bambino, Agda lo accoglierà con incosciente leggerezza, Angela con l'aiuto di Petra gli dedicherà il resto della vita e del suo amore.
SCHEDA FILM
Regia: Mai Zetterling
Attori: Harriet Andersson - Agda, Gunnel Lindblom - Adele Holmström, Gio Petré - Angela, Anita Björk - Petra, Gunnar Björnstrand - Dr. Jacob Lewin, Eva Dahlbeck - Signora Landborg, Jan Malmsjö - Stellan von Pahlen, Lissi Alandh - Bell, Bengt Brunskog - Tord Holmström, Anja Boman - Stanny, Margit Carlqvist - Dora Macson, Heinz Hopf - Bernhard Landborg, Frank Sundström - Landborg, Hans Strååt - Thomas, Inga Landgré - Signora Lewin, Barbro Hiort af Ornäs - Lilian, Åke Grönberg - Signore grasso, Märta Dorff - Alexandra, Jan-Eric Lindquist - Peter, Toivo Pawlo - Tenente Macson, Isa Quensel - Fredrika
Soggetto: Agnes von Krusenstjerna
Sceneggiatura: David Hughes, Mai Zetterling
Fotografia: Sven Nykvist
Musiche: Roger Wallis
Montaggio: Paul Davies
Scenografia: Jan Boleslaw
Costumi: Birgitta Hahn
Altri titoli:
Loving Couples
Amorosa
Les amoureux
Durata: 108
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.66)
Tratto da: romanzo "La signorina von Pahlen" di Agnes von Krusenstjerna
Produzione: SANDREWS
Distribuzione: INDIEF - EMPIRE VIDEO, GENERAL VIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO (GLI ORI)
CRITICA
"Il film unisce con notevole scioltezza narrativa tre vicende i cui momenti psicologicamente più significativi emergono progressivamente attraverso le rievocazioni. Recitazione, ambientazione e fotografia raggiungono un notevole stile." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 58, 1965)