Giungla

ITALIA 1942
L'azione si svolge in un'isola selvaggia dove un gruppo di animosi medici conduce una battaglia contro una malattia tropicale che miete vittime, e contro la, barbarie degli indigeni. Due medici si contendono il cuore di una dottoressa che si prodiga alla sua missione. Uno di essi che era stato fidanzato con lei, accusato a torto di un delitto e condannato in contumacia, è riuscito sotto falso nome a conquistarsi una solida fama scientifica per i suoi metodi di cura contro la malaria. Un giornalista che ha avuto agio di conoscerlo all'epoca del delitto, identificatolo sotto le mentite spoglie, lo denuncia; ma la sua innocenza è assodata - in seguito ad una serie di drammatiche vicende nel cuore della giungla - dalle dichiarazioni del suo stesso rivale in amore. I due, eliminata ormai la nube del passato possono continuare uniti la loro opera umanitaria.
SCHEDA FILM

Regia: Nunzio Malasomma

Attori: Vivi Gioi - Dr.Ssa Virgilia Larsen, Albrecht Schoenhals - Dr. Dos Passos/Pietro Fischer, Mario Ferrari - Prof. Foster, Camillo Pilotto - Governatore Parker, Lauro Gazzolo - Will Ruber, Karl Günther - Signor Giulio Sedgwick, Giulia Martinelli - Fanciulla Indigena, Alfredo Martinelli - Gold, Mario Brizzolari - Dr. Gomez, Louis Brody - L'Indigeno, Rudolf Fernau - Dott. Jack Bennet

Sceneggiatura: Nunzio Malasomma, Sergio Amidei

Fotografia: Georg Krause, Carlo Nebiolo

Musiche: Enzo Masetti

Scenografia: Guido Fiorini

Durata: 83

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: TRATTO DAL DRAMMA DI JOSEF MARIA FRANCK

Produzione: ICI SAFIC

Distribuzione: ICI

NOTE
IL FILM ESSENDO UNA CO-PRODUZIONE ITALO-TEDESCA, E' STATO GIRATO IN DOPPIA VERSIONE. IL TITOLO DELLA VERSIONE TEDESCA E' "VOM SCHICKSAL VERWEHT" E OLTRE AGLI ATTORI - CHE PARTECIPANO AD AMBEDUE LE VERSIONI - SCHOENHALS, FERNAU, GUNTHER E BRODY, GLI ALTRI SONO SYBILLE SCHMITZ, ALEXANDER ENGEL, HERMANN SPEELMANS, HEINZ SALFNER, FITZ ODEMAN, HARRY HARDT, HANNI WEISSE.
CRITICA
"(...) Malasomma ha dipanato con chiarezza il complicato romanzo, ma il colore locale non colpisce per la veridicità e freschezza e gli attori, non troppo ispirati dalla convenzionale cornice, sopportano anch'essi poco persuasivamente gli attacchi della febbre e quelli dei selvaggi. Abbastanza convincenti sono invece i rapporti sentimentali, fra la distinta Vigi Gioi e il dignitoso Alberto Schoenhals, la vittima dell'errore giudiziario. (..)". (Sandro De Feo, "Il Messaggero" 23/4/1942)