Giù le mani

SVIZZERA 2008
Nel marzo 2008, la direzione delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS) annuncia di voler privatizzare la manutenzione dei vagoni e dislocare quella delle locomotive. Oltre quattrocento operai delle Officine Cargo di Bellinzona entrano immediatamente in sciopero dando vita in pochi giorni a un vasto movimento di protesta che coinvolge tutta la ragione. Per un mese, scioperanti e direzione delle FFS portano avanti una lotta che vedrà coinvolta anche la classe politica, costringendo l'intervento del ministro dei trasporti. Il 5 aprile la direzione delle ferrovie è costretta a ritirare il piano di ristrutturazione e a garantire il mantenimento dell'officina fino al 2012. Due giorni dopo, l'assemblea dei lavoratori interrompe l'agitazione e dà mandato al Comitato di sciopero di partecipare alla tavola rotonda concordata tra le parti. Portando al centro del dibattito l'uomo e i suoi valori, il documentario traccia il ritratto di un gruppo di individui impegnati e ostinati, che attraverso l'entusiasmo, la gioia e l'emozione figlie di una grande solidarietà, ma anche l'angoscia, il logorio, le tensioni e la fatica derivanti dalla pressione e dalle incertezze hanno dato prova di una straordinaria resistenza.
SCHEDA FILM

Regia: Danilo Catti

Soggetto: Danilo Catti

Fotografia: Danilo Catti

Montaggio: Marianne Quarti, Danilo Catti

Durata: 90

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: BETA DIGITAL PAL

Produzione: DANILO CATTI PER ASSOCIAZIONE TRENO DEI SOGNI, TATO PORRINI PER TSI/CANTONE TICINO

NOTE
- FUORI CONCORSO AL 61° FESTIVAL DI LOCARNO (2008) NELLA SEZIONE 'CINEASTI DEL PRESENTE'.