Da dieci anni Claudio, un dirigente di banca di 35 anni, ha scoperto di essere sieropositivo. Da allora la sua vita e le sue giornate sono scandite dalle medicine, i controlli medici mensili e il footing obbligatorio. Claudio ha una relazione stabile con Dario da diversi anni. Ma un giorno Claudio rivede Andrea, un ragazzo più giovane di lui con cui aveva avuto un rapporto occasionale tempo prima. La bellezza e la vitalità di Andrea porteranno scompiglio nella vita equilibrata di Claudio come nella sfera dei suoi affetti.
SCHEDA FILM
Regia: Laura Muscardin
Attori: Thomas Trabacchi - Claudio, Riccardo Salerno - Andrea, Davide Bechini - Dario, Riccardo De Filippis - Alessandro, Monica Rametta - Laura, Paola Gassman - Giovanna, Bruna Rossi - Irene, Daniela Cerri - Dottoressa, Sebastiano Busiri Vici - Giorgio, il direttore di banca, Roberta Cartocci - Silvia, Francesco Ricci - Giuseppe, Fabio Muraour - Massimo, Antonella Panetta - Infermiera, Matilde De Sanctis - Portiera, Ella Catalano - Agente Immobiliare, Ignazio Oliva
Soggetto: David Osorio - testo teatrale, Laura Muscardin, Monica Rametta
Sceneggiatura: David Osorio, Laura Muscardin, Monica Rametta
Fotografia: Sabrina Varani
Musiche: Ivan Iusco, Nicola Cipriani - collaborazione
Montaggio: Walter Fasano
Scenografia: Giuliano Pannuti
Costumi: Alberto Moretti
Durata: 90
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: opera teatrale "Il volto dell'assassino" di David Osorio
Produzione: FRANCESCO PAOLO MONTINI PER MOVIE FACTORY
Distribuzione: MOVIE FACTORY
NOTE
- PREMIO SOLINAS 1997 PER LA SCENEGGIATURA.
CRITICA
"Duro, secco, spigoloso, ecco un film italiano che resta dentro: 'Giorni'. E' l'esordio di Laura Muscardin, finora autrice di corti e documentari. Difficile classificarlo. Per molti versi non sembra neanche un film italiano (sì, è un complimento). (...) Claudio prima si apre, poi inizia a vacillare. Seguìto dalla Muscardin con sguardo insieme attento e distante. Come tutto questo film enigmatico, rigoroso, imperfetto ma mai consolatorio e bruciato dal fuoco freddo dell'intelligenza". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 7 dicembre 2001)