Giorni

ITALIA 2001
Da dieci anni Claudio, un dirigente di banca di 35 anni, ha scoperto di essere sieropositivo. Da allora la sua vita e le sue giornate sono scandite dalle medicine, i controlli medici mensili e il footing obbligatorio. Claudio ha una relazione stabile con Dario da diversi anni. Ma un giorno Claudio rivede Andrea, un ragazzo più giovane di lui con cui aveva avuto un rapporto occasionale tempo prima. La bellezza e la vitalità di Andrea porteranno scompiglio nella vita equilibrata di Claudio come nella sfera dei suoi affetti.
SCHEDA FILM

Regia: Laura Muscardin

Attori: Thomas Trabacchi - Claudio, Riccardo Salerno - Andrea, Davide Bechini - Dario, Riccardo De Filippis - Alessandro, Monica Rametta - Laura, Paola Gassman - Giovanna, Bruna Rossi - Irene, Daniela Cerri - Dottoressa, Sebastiano Busiri Vici - Giorgio, il direttore di banca, Roberta Cartocci - Silvia, Francesco Ricci - Giuseppe, Fabio Muraour - Massimo, Antonella Panetta - Infermiera, Matilde De Sanctis - Portiera, Ella Catalano - Agente Immobiliare, Ignazio Oliva

Soggetto: David Osorio - testo teatrale, Laura Muscardin, Monica Rametta

Sceneggiatura: David Osorio, Laura Muscardin, Monica Rametta

Fotografia: Sabrina Varani

Musiche: Ivan Iusco, Nicola Cipriani - collaborazione

Montaggio: Walter Fasano

Scenografia: Giuliano Pannuti

Costumi: Alberto Moretti

Durata: 90

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Tratto da: opera teatrale "Il volto dell'assassino" di David Osorio

Produzione: FRANCESCO PAOLO MONTINI PER MOVIE FACTORY

Distribuzione: MOVIE FACTORY

NOTE
- PREMIO SOLINAS 1997 PER LA SCENEGGIATURA.
CRITICA
"Duro, secco, spigoloso, ecco un film italiano che resta dentro: 'Giorni'. E' l'esordio di Laura Muscardin, finora autrice di corti e documentari. Difficile classificarlo. Per molti versi non sembra neanche un film italiano (sì, è un complimento). (...) Claudio prima si apre, poi inizia a vacillare. Seguìto dalla Muscardin con sguardo insieme attento e distante. Come tutto questo film enigmatico, rigoroso, imperfetto ma mai consolatorio e bruciato dal fuoco freddo dell'intelligenza". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 7 dicembre 2001)