Un marito geloso uccide il presunto amante della moglie che gli è, invece, fedele. Al processo, per salvare il marito, essa dichiara la sua - inesistente - infedeltà, e il marito viene assolto. Pure amando la moglie, egli la disprezza e la ripudia come adultera, ma preferisce questo tormento all'idea di aver ucciso un innocente. L'equivoco è tragico per entrambi, che restano travolti oltre che dai fatti, dalle complicazioni psicologiche. Ma la moglie dell'ucciso confessa di aver provocato lei stessa la tragedia mediante lettere anonime scritte per gelosia e per riacquistare la pace con la morte del marito. Questa confessione chiarisce il grave malinteso dei due coniugi che, amandosi ancora e sempre, si riuniscono in pace.
SCHEDA FILM
Regia: Nunzio Malasomma
Attori: Elsa Merlini - Madame Anita Bontay, Renato Cialente - Pietro Marito Di Anita, Elisa Cegani - La Vedova, Paolo Stoppa - Giovanni, Nerio Bernardi - Andrea, Guido Notari - L'Avvocato, Maria Donati, Alba Wiegele, Enrico Luzi, Piero Carnabuci, Jone Salinas, Annibale Betrone, Fausto Guerzoni, Alda Lauri, Corrado Tribuni
Soggetto: Sergio Pugliese
Sceneggiatura: Sergio Amidei, Nunzio Malasomma, Giacomo Debenedetti
Fotografia: Arturo Gallea
Musiche: Edgardo Carducci, Ezio Carabella, Rafael Martinez Torres
Montaggio: Gabriele Varriale
Scenografia: Alfredo Montori
Durata: 85
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: DALLA COMMEDIA OMONIMA DI LASZLO FODOR E ANDREAS HINDJ
Produzione: CINES-JUVENTUS FILM
Distribuzione: E.N.I.C.
NOTE
- SCENEGGIATORE NON ACCREDITATO: GIACOMO DE BENEDETTI.
CRITICA
"[...] Il regista Malasomma ha reso con intensità e vigore le varie fasi della drammatica vicenda, chiarificando attentamente gli stati d'animo abbastanza complessi e tesi dei protagonisti. Elsa Merlini, già acclamata interprete degli stessi casi sulla scena, ha mantenuto il personaggio in un'atmosfera di appassionante vibrazione drammatica ricca di sottili notazioni e di rilievo umano e comunicativa. [...]". (Vice, "Il Messaggero", 25/9/1942).