Jara, un trentacinquenne timido e riservato, lavora come guardia giurata in un supermarket di Montevideo. Trascorre giornate noiose tra parole crociate, tv e musica, finché non si innamora di Julia, la ragazza delle pulizie. Jara inizia così a spiarla per ore attraverso le telecamere di sorveglianza, arrivando poi addirittura a seguirla anche fuori dall'orario di lavoro. Ma quando si sparge la voce che la compagnia per cui lavorano entrambi ha deciso di licenziare molti dipendenti, tra cui Julia, lui si troverà di fronte al dilemma tra abbandonare la sua ossessione o confessare i propri sentimenti alla ragazza.
SCHEDA FILM
Regia: Adrián Biniez
Attori: Horacio Camandule - Jara, Leonor Svarcas - Julia, Fernando Alonso - Julio, Diego Artucio - Omar, Ariel Cardarelli - Il capo di Jara, Fabiana Charlo - Mariela, Andrés Gallo - Fidel, Federico García - Matías, Néstor Guzzini - Tomás, Esteban Lago - Gustavo, Ernesto Liotti - Danilo, Carlos María Lissardy - Kennedy, Nacho Mendy - Miguel, Augusto Peloso - Rojas, Rafael Sosa Zeballos - Sosa Zeballos, Darío Peloso - Impiegato
Soggetto: Adrián Biniez
Sceneggiatura: Adrián Biniez
Fotografia: Arauco Hernández Holz
Musiche: Adrián Biniez
Montaggio: Fernando Epstein
Scenografia: Alejandro Castiglioni
Arredamento: Alejandro Castiglioni
Costumi: Emilia Carlevaro
Durata: 84
Colore: C
Genere: ROMANTICO
Specifiche tecniche: D-CINEMA, 35 MM
Produzione: FERNANDO EPSTEIN, AGUSTINA CHIARINO PER CONTROL-Z FILMS, RIZOMA FILMS, PANDORA FILMS, ZDF/ARTE, IDTV FILMS, IBERMEDIA, MVD SOCIO AUDIOVISUAL, WORLD CINEMA FUND, FILMSTIFTUNG NRW
NOTE
- AL 59. FESTIVAL DI BERLINO (2009) BEST FIRST FEAUTURE AWARDS E GRAN PREMIO GIURIA 'ALFRED BAUER' EX AEQUO CON 'TATARAK 'DI ANDRZEJ WAJDA.
- PRESENTATO AL 27. TORINO FILM FEST (2009) NELLA SEZIONE "FESTA MOBILE - FIGURE NEL PAESAGGIO".
CRITICA
"'Gigante' racconta la vita senza scosse di Jara (Horacio Camandule), addetto alla sorveglianza notturna di un grande magazzino, quando è frequentato soprattutto dalle addette alle pulizie, una delle quali, Julia (Leonor Svarcas), attira la sua attenzione. Il problema dell' uomo è superare la sua timidezza e forse anche l'impaccio per una figura non proprio da adone (da cui il titolo). Raccontando una quotidianità senza scosse ed eccessi, dove i suoi personaggi cercano di arrangiarsi come possono, Biniez tratteggia un convincente e sommesso elogio degli ultimi, per i quali rivendica un diritto alla felicità che il mondo sembra voler loro negare e che invece è più vicino di quanto non si creda." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 10 febbraio 2009)