Nel 2032 la linea di demarcazione tra uomo e macchina si è fatta sempre più sottile. Gli uomini stanno dimenticando di essere umani. Batou è un cyborg. Il suo corpo è artificiale, ma in sé ha qualcosa dell'uomo. Ha delle tracce di cervello e il persistente ricordo di un donna. Batou è un detective impiegato nell'unità anti-terrorista, e mentre sta investigando su un iperrealistico robot prostituta, che per un difetto di funzionamento sgozza i suoi clienti, si chiede chi sia lui realmente e che significato abbia la sua vita.
SCHEDA FILM
Regia: Mamoru Oshii
Soggetto: Masamune Shirow
Sceneggiatura: Mamoru Oshii
Fotografia: Miki Sakuma
Musiche: Kenji Kawai
Montaggio: Chihiro Nakano, Junichi Uematsu, Sachiko Miki
Scenografia: Yohei Taneda
Effetti: Hiroyuki Hayashi
Altri titoli:
Ghost in the Shell 2
Ghost in the Shell 2: Innocence
Inosensu
Innocence
Ghost in the Shell 2 - L'attacco dei Cyborg
Durata: 100
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE THRILLER AZIONE FANTASCIENZA
Specifiche tecniche: 35 MM
Tratto da: personaggi del fumetto "Kôkaku kidôtai" creati da Masamune Shirow
Produzione: BANDAI VISUAL CO. LTD., DENTSU INC., KODANSHA LTD., PRODUCTION I.G., STUDIO GHIBLI
Distribuzione: EAGLE PICTURES (2006)
Data uscita: 2006-08-04
NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO AL 57MO FESTIVAL DI CANNES (2004).
CRITICA
"Nell'anno dei sequel e degli autori che rifanno se stessi (Almodovar, Kusturica, Wong Kar Wai), anche l'anime giapponese ha il suo bravo n. 2. Si tratta di 'Innocence' di Mamoru Oshii, secondo titolo d'animazione in concorso, che riprende il mondo futuribile del cult 'Ghost in the Shell' (1995) uno dei film più saccheggiati dai Wachowski per 'Matrix'. Che cosa succede ai ginoidi, cyborg femmina di gran moda nel non così remoto 2032? Perché, contravvenendo alle leggi della robotica, queste bellezze semiumane iniziano a uccidere i loro padroni per suicidarsi subito dopo? Due cyberdetective indagano, e indagando passano in rassegna storia e preistoria del cyber-pensiero, da Cartesio a Villiers de l'Isle-Adam (autore ottocentesco di Eva futura), dalle marionette di Kleist alle bambole più che perfette di Bellmer. La risposta all'enigma, avete indovinato, passa per il sesso. Ma più dell'intricato plot conta la densa e quasi indescrivibile iconografia high tech che intarsia ogni fotogramma. Saturando presto, dopo l'iniziale fascinazione, lo spettatore sazio di cloni, matrici, mondi virtuali, città del futuro. Le scene memorabili non mancano, manca il tessuto connettivo che dia al tutto smalto e necessità (e il personaggio più apprezzato è un umanissimo... cane basset hound). Nove anni non sono pochi, stavolta Oshii rischia di conquistare solo i fans." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 22 maggio 2004)
"E' un film d'animazione, come 'Shrek 2'. Come quello è un sequel, il cui titolo completo suona 'Ghost in the shell 2: Innocence'. Però le analogie fra i due cartoon si fermano qui. Se l'americano è essenzialmente un film comico, quello diretto da Oshii Mamoru si può definire piuttosto un dramma di anime ambientato nel futuro prossimo. (...) Se il film dell'orco verde è tutto battute e gag, i dialoghi di questo sono un'autentica antologia di sentenze, ampiamente tinte di pessimismo. Ambienti, oggetti volanti e soprattutto una processione piena di draghi e maschere offrono sorprendenti effetti tridimensionali." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 21 maggio 2004)