A Latina, in un capannone dimesso, Francesco, Emiliano, Sandro, Monica e Laura, un gruppetto di giovani frustrati, tutti tra i 20 e i 30 anni, stanno spaventando a morte un uomo di 50 anni che hanno sequestrato nella notte. Un gioco crudele e senza senso, accompagnato da abuso di alcool, droga e sesso. Tra loro c'è anche Luca, un ragazzo di 24 anni, che però sembra essere estraneo a questo gesto di inspiegabile follia. All'alba, quando gli altri sono ormai distrutti e addormentati, Luca mette in salvo l'uomo sequestrato, poi richiude a chiave il cancello e aspetta che gli altri si sveglino...
SCHEDA FILM
Regia: Luciano Melchionna
Attori: Francesco Venditti - Francesco, Lorenzo Balducci - Luca, Loretta Goggi - Anna, Madre Di Luca, Paola Ranzoni - Laura, Massimiliano Caprara - Emiliano, Sandro Giordano - Sandro, Moran Atias - Monica, Paolo Villaggio - Renato, Nino Bernardini - Padre Di Luca, Alexandra La Capria - Ludovica, Giorgio Santangelo - Riccardo, Lina Bernardi - Littoria, Tecla Silvestrini - Speranza, Cesare Fazioli
Soggetto: Luciano Melchionna, Alexandra La Capria
Sceneggiatura: Luciano Melchionna, Alexandra La Capria
Fotografia: Tarek Ben Abdallah
Musiche: Riccardo Regoli, Fabrizio Sciannameo
Montaggio: Paola Freddi
Scenografia: Alessandro Marrazzo
Costumi: Alessandro Bentivegna
Effetti: Mauro Vicentini
Durata: 100
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM, CINEMASCOPE
Tratto da: PIECE TEATRALE OMONIMA DI LUCIANO MELCHIONNA
Produzione: MASSIMO FERRERO PER BLU CINEMATOGRAFICA G.F.
Distribuzione: SHARADA
Data uscita: 2005-06-10
NOTE
- CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 2006 PER LA MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA (LORETTA GOGGI).
- PRESENTATO ALLA I^ EDIZIONE DI 'CINEMA. FESTA INTERNAZIONALE DI ROMA' (2006) NELLA SEZIONE 'NEW CINEMA NETWORK'.
- LA REVISIONE MINISTERIALE DEL 5 MARZO 2015 HA ABBASSATO IL DIVIETO DI VISIONE AI MINORI DA 18 A 14 ANNI.
CRITICA
"Storie sparse di vite violente e disordinate di provincia dove si tortura il prossimo fisicamente e metaforicamente in un totale isolamento patologico che non risparmia la famiglia, dove si affacciano la Goggi e Villaggio. Storie di ordinaria e giovanile follia. Finale espanso, catarsi di gruppo. Il film di Melchionna e del suo gruppo teatrale da cui deriva il soggetto urla la sua rabbia, ma la scrive in modo generico, non tocca la sintesi poetica. Debordante e curiosa la parte visiva che non si accontenta della sintassi, ma cerca i punti esclamativi interrogativi con un'offerta maxi di emozioni, mescolando stili diversi. Alla fine le parti migliori sono i silenzi, quando vincono l'intuito e/o le occhiate tristi dei ragazzi." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 11 giugno 2005)