Un giorno, in un cortile dove galli, galline, anatre e oche vivono e covano insieme, un gallo scopre un enorme uovo e lo aggiunge alla covata della sua compagna... Una volta schiuso, dall'uovo uscirà un uccellino che, non assomigliando a nessuno dei suoi fratelli viene immediatamente stigmatizzato dall'intero cortile, che lo disprezza e gli infligge una serie di umiliazioni. Con il tempo, però, si trasformerà in un magnifico cigno bianco...
SCHEDA FILM
Regia: Garri Bardine
Soggetto: Hans Christian Andersen - favola
Sceneggiatura: Garri Bardine
Fotografia: Ivan Remizov
Montaggio: Irina Sobinova-Kassil
Altri titoli:
The Ugly Duckling
Gadkiy utyonok
Durata: 75
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE MUSICALE
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85)
Tratto da: rivisitazione musicale della fiaba "Il brutto anatroccolo" di Hans Christian Andersen
Produzione: ANIMATED FILM STUDIO "STAYER" LTD.
NOTE
- PRESENTATO IN 'PIAZZA GRANDE' AL 63. FESTIVAL DEL FILM DI LOCARNO (2010).
CRITICA
"Non è la Pixar, ma non sfigura. Il brutto anatroccolo in stop motion ha musiche tratte dal 'Lago dei cigni' con parole acconcie scritte per l'occasione. (...) La fattoria è orwelliana, con alzabandiera ogni mattina. (...) Un simpatico vermetto fa da coro sfuggendo a molti becchi famelici. Garri Bardine, nato nel 1941, era tra i boss del Soyuzmultfilm, il più famoso studio di animazione sovietico (oltre 1500 film con disegni o pupazzi, 700 addetti). Ora ha uno studio suo, noi già aspettiamo il prossimo film." (Mariarosa Mancuso, 'Il Foglio', 12 agosto 2010)
"Opera prima e prima mondiale in Piazza Grande, per un geniale animatore nato nel '41 in quel che era l'Urss, ma già vincitore di vari premi (anche la Palma d'Oro a Cannes) per i suoi corti. Riprende la leggendaria fiaba di Andersen, produce i personaggi in plastilina e li fa muovere con grazia e sapienza sulle arie di Ciaikovskij. Le possibili commozioni di fronte a una fiaba notoriamente triste, si trasformano qui in momenti di acuta ironia, perché attraverso la leggerezza la riflessione è certamente più produttiva." (Anna Maria Pasetti, 'Il Riformista', 14 agosto 2010)