Siamo nelle Filippine del '45: l'esercito giapponese è in completa disfatta, quando Tamura, un soldatino che ha perduto come i compagni ogni fiducia nella lotta, tenta di portarsi in salvo fra bombardamenti e sporadici scontri, e persino fra le insidie tese dall'egoismo degli sbandati in lotta per una scarpa o per una manciata di riso. Benché malato, viene cacciato dal reparto e respinto dall'ospedale, e costretto a vagare per le campagne ed i boschi, dove assiste quotidianamente alla morte di chi cade stroncato dalla fame, dalle fatiche, dai bombardamenti e dalle aggressioni dei ribelli. Rimasto con due soli compagni, lo sbandato vede scene di degradazione umana, giungendo lui pure molto vicino al completo tracollo. Reagendo con tutte le sue forze, più con la volontà che con il fisico, Tamura si avvierà verso i fuochi della pianura, dove sono i contadini che forse lo accoglieranno, risparmiandogli la vita.
SCHEDA FILM
Regia: Kon Ichikawa
Attori: Eiji Funakoshi - Soldato Tamura, Osamu Takizawa - Soldato Yasuda, Mickey Curtis - Soldato Nagamatsu, Mantarô Ushio - Sergente, Kyu Sazanka - Chirurgo militare, Yoshihiro Hamaguchi - Ufficiale, Asao Sano - Soldato, Hikaru Hoshi - Soldato, Masaya Tsukida - Soldato
Soggetto: Shôhei Ôoka - romanzo
Sceneggiatura: Natto Wada
Fotografia: Setsuo Kobayashi, Setsuo Shibata
Musiche: Yasushi Akutagawa
Montaggio: Tatsuji Nakashizu
Scenografia: Atsuji Shibata
Altri titoli:
Feuer im Grasland
Fires on the Plain
Fuego en la llanura
Durata: 105
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM (1:2.35) - DAIEISCOPE
Tratto da: romanzo "La strana guerra del soldato Tamura" di Shohei Ooka
Produzione: DAIEI
Distribuzione: REGIONALE
NOTE
- VELA D'ORO AL FESTIVAL DI LOCARNO (1961).
CRITICA
"Il film tratteggia con una estrema sobrietà la tragica situazione di uomini coinvolti dallo sfacelo di una nazione sconfitta e distrutta nella sua vitalità e nei suoi ideali. Anche senza giungere al lirismo di 'Arpa Birmana', in questo film il regista si dimostra in possesso di un prestigioso e vigoroso mestiere. ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 62, 1967)