Harry Palmer, agente del servizio segreto inglese, viene incaricato di far attraversare il muro di Berlino a Stock, un colonnello russo. Dopo avere conferito con Stock per studiarne le intenzioni, Palmer ottiene dai superiori i documenti di Broum - un defunto criminale nazista - e diecimila sterline, necessarie per "pagare" Kreutzman, un tedesco senza scrupoli specialista nell'organizzare le evasioni, con cui era entrato in contatto per mezzo di Vulkan, un agente inglese. Concordato il piano, Kreutzman si reca a Berlino Est a prelevare Stock per sostituirlo alla salma di un vecchio del quale ha organizzato e l'assassinio e il funerale. Quando Harry, conclusosi lo strano funerale, intende prendere in consegna Stock, nella bara trova il cadavere di Kreutzman, sorvegliato da un gruppo di agenti israeliani comandato da Samantha e intenzionato a catturare il redivivo Broum. Palmer scopre cosi' che Vulkan è lo stesso Broum e che questi, d'accordo con i russi, dopo averlo raggirato è riuscito ad impossessarsi dei propri documenti che, oltre ad affrancarlo dal servizio segreto inglese, gli consentono di poter ritirare una cospicua somma depositata durante la guerra in Svizzera. L'intervento di Samantha e dei suoi uomini porrà fine alle criminali gesta di Vulkan.
SCHEDA FILM
Regia: Guy Hamilton
Attori: Michael Caine, Guy Doleman, Thomas Holtzmann, Heinz Schubert, Enza Renzi, Günter Meisner, Paul Hubschmid, Oscar Homoka, Wolfgang Völz, Hugh Burden
Sceneggiatura: Evan Jones
Fotografia: Otto Heller
Musiche: Konrad Elfers
Montaggio: John Bloom
Durata: 100
Colore: C
Genere: SPIONAGGIO
Specifiche tecniche: PANAVISION TECHNICOLOR
Tratto da: ROM DI LEN DEIGHTON
Produzione: LOWNDES (LONDRA)
Distribuzione: PARAMOUNT
CRITICA
"Il modesto specialista di 007 bondiani Guy Hamilton (quattro film tra cui 'Goldfinger' è l'unico memorabile) affida all'occhialuto inglese emergente Michael Caine un personaggio quasi gemello a quello interpretato l'anno prima nel sopravvalutato 'Ipcress'. Il risultato è comunque nettamente inferiore, per colpa di un intreccio eccessivamente aggrovigliato e la ricerca esasperata dei colpi a effetto. Insomma, alla fine non si capisce più quali dei troppi cadaveri siano davvero tali". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 28 giugno 2001)