Dante Fontana, modesto antiquario di Perugia, approfitta della vendita all'asta in Inghilterra di un frammento di statua etrusca per soddisfare con un viaggio la sua appassionata e incondizionata ammirazione per la vecchia Albione. Appena giunto a Londra, l'antiquario si reca nei piu' noti negozi per comperare il piu' genuino insieme di confezioni destinate a dargli l'aspetto di gentlemen della City. Ma la bombetta, l'ombrello, il fiore all'occhiello e il taglio del vestito non sono sufficienti a camuffarne l'italianità. Fontana, comunque, all'asta si trova costretto a lasciare il frammento etrusco ad una marchesa della quale, tuttavia, accetta con piacere l'invito al castello per una caccia alla volpe. Con qualche soddisfazione e qualche gaffe, l'antiquario, nel corso di quella permanenza, entra in contatto, per mezzo della nipote della marchesa, della gioventu' inglese. Ha cosi' modo di visitare un college e di prendere parte a baldorie d'ogni genere con gruppi di giovani anticonformisti.
SCHEDA FILM
Regia: Alberto Sordi
Attori: Clara Bindi - Signora Fontana, Amy Dalby - La Duchessa, Romano Giomini - Un Viaggiatore, Fiona Lewis - Elizabeth, Alfredo Marchetti - Conte Bolla, Alberto Sordi - Dante Fontana, Antiquario, Michael Trubshawe - Colonello, Massimo Ungaretti - Un Amico, Jess Dawn, Gabriella Brook, Eva Bjurnaster, David Dagley, Elisabeth Rupper, Marc Palmer, Kin Ella, Caroline Munro, Lucy Hill, Ann Hackett, Fiona Milner, Carlo Forti
Soggetto: Sergio Amidei, Alberto Sordi
Sceneggiatura: Alberto Sordi, Sergio Amidei
Fotografia: Benito Frattari
Musiche: Piero Piccioni
Montaggio: Antonietta Zita
Scenografia: Elio Costanzi
Durata: 122
Colore: C
Genere: COMICO COMMEDIA
Specifiche tecniche: TECHNISCOPE TECHNICOLOR
Produzione: FONO ROMA
Distribuzione: RANK FILM - CREAZIONI HOME VIDEO
NOTE
DAVID DI DONATELLO 1966 PER MIGLIORE ATTORE AD ALBERTO SORDI.
CRITICA
Impostato sull'idea, pretenziosa e semplicistica insieme, di una doppia satira all'anglomania di certi italiani ed allo sciovinismo di certi inglesi, il lavoro risente della poco fertilità in sede di sceneggiatura, nonchè di monotonia e superficialità nella realizzazione e nella interpretazione basata su di una mimica troppo uniforme. Il film, comunque, non manca di visioni documentaristiche valide come ricordo turistico e di un buon commento musicale. (Segnalazioni cinematografiche).