Fuga a due voci

ITALIA 1942
In una casa di produzione si sta faticando per trovare il soggetto di un film. Una mattina il baritono protagonista entra raccontando l'avventura capitatagli in treno con un giovane innamorato e una ragazza. Il baritono e la ragazza, avendo perduto il treno, avevano vagato nella notte in cerca di alloggio, finendo in prigione e scatenando così la gelosia del legittimo fidanzato. E' una storia perfetta, però resta il problema del finale. Chi sposerà la ragazza? Pare che il baritono si debba sacrificare nel film come nella realtà, invece, quando vede il film, la ragazza pianta in asso tutti e raggiunge il baritono-attore dello schermo in cui ha riconosciuto il compagno di quella notte che le è rimasta nel cuore.
SCHEDA FILM

Regia: Carlo Ludovico Bragaglia

Attori: Gino Bechi - Il baritono Giulio Moris, Irasema Dilián - Maria Santelli, Guglielmo Barnabò - Industriale Santelli, padre di Maria, Aroldo Tieri - Piero, spasimante di Maria, Paolo Stoppa - Il produttore Fogliati, Carlo Campanini - Conte Matteo, promesso sposo di Maria, Gildo Bocci - Il vagabondo, Gero Zambuto - Il regista Berelli, Tina Mannozzi - Rina, l'attrice, Armando Migliari - Il commissario, Polidor - Capo stazione, Vasco Creti - Il controllore sul treno, Enrico Luzi - Uno sceneggiatore, Franco Volpi - Uno sceneggiatore, Pina Gallini - Signora col cagnolino bianco, Paolo Ferrara - Il direttore della locanda, Peppino Spadaro - Il cameriere della locanda

Soggetto: Carlo Ludovico Bragaglia

Sceneggiatura: Carlo Ludovico Bragaglia, Aldo De Benedetti - coll. non accreditata

Fotografia: Rodolfo Lombardi, Vincenzo Seratrice - operatore

Musiche: Cesare A. Bixio

Montaggio: Gabriele Varriale

Scenografia: Alfredo Montori

Arredamento: Mario Rappini

Aiuto regia: Luigi Carpentieri

Durata: 66

Colore: B/N

Genere: MUSICALE COMMEDIA

Produzione: CINES, REALIZZATA DALLA JUVENTUS FILM

Distribuzione: ENIC

NOTE
- IL FILM E' STATO GIRATO A CINECITTA'.
CRITICA
"Una trovata spiritosa ha tolto a questo film quell'inevitabile aria gratuita e convenzionale che hanno quasi tutti i film imbastiti intorno ad un cantante (...) è reso con vena fluida e piccante e recitato con appropriata animazione da tutti gli interpreti. Il baritono Bechi oltre ad avere una splendida voce ha un viso e una recitazione assai cordiali. Irasema Dilian fresca e arguta. Aroldo Tieri in grande forma è assai divertente nei panni di un geloso nervosissimo innamorato". (Ercole Patti, 'Il Popolo di Roma', 31 marzo 1943)