Road movie emiliano, alla ricerca del 'sacro Graal' del Grande Beat: il nastro perduto di una mitica session fra l'Equipe84 e Jimi Hendrix. Freak Antoni crede talmente tanto alla sua esistenza da trascinare sua figlia Margherita su un vecchio furgone Volkswagen per andare alla ricerca della mitica reliquia sonora. In realtà, la ricerca del nastro si rivela un pretesto per non arrendersi al cinismo e alla sterilità dell'Italia di oggi, per riaffermare il valore dell'utopia e dell'immaginazione, per creare un ponte generazionale tra Freak e sua figlia, alla quale il nostro eroe cerca di trasmettere qualcosa di sé...
SCHEDA FILM
Regia: Luca Pastore
Attori: Roberto "Freak" Antoni - Freak, Sofia Fesani - Margherita, Maurizio Vandelli - Maurizio, Marco Moser - Marco (esperto e consulente epoca beat, Max Marmiroli - Max (sax tenore e flauto traverso del gruppo beat Augusta e i Ducali, Romano "VIII" Morandi - Romano "VIII" (bassista Equipe 84, Carlo Savigni - Uomo sul treno (fotografo ufficiale epoca beat, Ambra Borelli - Proprietaria pellicceria (cantante del gruppo beat Ambra e le Gatte
Soggetto: Luca Pastore, Claudio Piersanti
Sceneggiatura: Claudio Piersanti, Caterina Carone - collaborazione
Fotografia: Luciano Federici
Montaggio: Cristina Sardo, Simone Incerti Zambelli - collaborazione
Scenografia: Valerio Gnesini
Costumi: Francesca Piani
Suono: Marco Parollo - presa diretta
Altri titoli:
Beat Crazy
Durata: 79
Colore: B/N-C
Genere: DOCUMENTARIO MUSICALE SOCIALE
Specifiche tecniche: FULL HD PRORES 422 1920*1080, HDCAM, 2.35 (FULL HD 1920X1080 CON BANDE)
Produzione: ROBERTO RUINI PER PULSEMEDIA IN COLLABORAZIONE CON LEGOVIDEO
NOTE
- MENZIONE SPECIALE AL 29. TORINO FILM FESTIVAL (2011).
- STORICO DEL BEAT E CONSULENTE MUSICALE: MASSIMO MASINI.
- CONTRIBUTO ALL'IDEAZIONE: FABRIZIO GROSOLI.
CRITICA
nota di regia: 'Freakbeat' non è un documentario e non è un film di finzione, è un esperimento: è il tentativo di raccontare in modo leggero e imprevedibile, quell'impalpabile follia anticonformista che, nata negli anni '60 sulle tracce della rivoluzione intellettuale della Beat Generation, continua ad essere alla base della non omologazione di intere generazioni, che sono 'beat' anche senza saperlo. 'Freakbeat' si muove assolutamente nell'oggi, senza nostalgie, ma con la consapevolezza che l'utopia e la fantasia sono ingredienti essenziali da contrapporre al funzionalismo arido che troppo spesso tenta di dominarci.