Nel 1946 Bernadette, una giovanissima francese, s'imbarca clandestinamente su una nave americana da guerra, di ritorno in patria. Scoperta, viene fatta sbarcare in Irlanda, senza soldi e per giunta incinta. L'unico ad aiutarla è Jack Kelly che ne diventa l'amante, assumendosi la responsabilità del bambino. Il figlio di Bernadette, Frankie, nasce però con una grazie malformazione, è affetto da nanismo. Jack gli fa da padre trasmettendogli il suo amore per l'astronomia. Anni più tardi, Frankie diventa una celebrità letteraria grazie alla pubblicazione della sua autobiografia. Il successo finalmente gli consente di uscire dal suo stato di emarginazione.
SCHEDA FILM
Regia: Michael Lindsay-Hogg
Attori: Anne Parillaud - Bernadette, Matt Dillon - Terry Klout, Gabriel Byrne - Jack Kelly, Corban Walker - Frank Bois, Alan Pentory - Frank Bois Giovane, Rudi Davies - Emma, Niall Tobin - Handy Paige, Georgina Cates - Emma Giovane, Dearbhla Molloy - Effa Kelly
Soggetto: Chet Raymo
Sceneggiatura: Ronan O'Leary, Chet Raymo
Fotografia: Paul Laufer
Musiche: Elmer Bernstein
Montaggio: Ruth Foster
Scenografia: Frank Conway
Costumi: Joan Bergin
Effetti: Gerry Johnson
Durata: 100
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Tratto da: ROMANZO "THE DORK OF CORK" DI CHET RAYMO
Produzione: NOEL PEARSON, FINE LINE FEATURES - CHANNEL FOUR - PANDORA CINEMA - RIMB PRODUCTIONS - THE IRISH FILM BOARD - CANAL PLUS
Distribuzione: LUCKY RED
CRITICA
"È bella l'idea intorno cui gira il racconto, che mescola la scienza e la vita, la mamma e le stelle, l'astronomia e la solitudine. Ed è meno scontata del previsto la trafila sentimentale dell'amor borghese, la nascita del piccolo, la scoperta di un nuovo amore e la fede del bambino infelice ma devoto alla bellezza degli astri. Colonna sonora di Elmer Bernstein da grande occasione, cornice alla leggenda stellare dentro cui si annida e si trasmette il sincero dolore di un diverso che tiene fiducia nell'originalità della vita." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 1 Luglio 1996)
"Nei limiti appena enunciati 'Frankie starlight' non manca di meriti. Anche se non riesce a sostenere con immagini significative la metafora centrale del racconto (la passione astronomica del piccolo Frankie come risarcimento alle pene e alle brutture della vita quotidiana), Linsay-Hogg descrive l'ambiente irlandese senza concessioni al folklore facile. La scelta di Alan Pentony per Frankie ragazzino è stata facile. C'è nel suo sguardo un'indicibile mescolanza di malinconia, ironia e precoce cognizione del dolore che segna il film di una tenerezza struggente, quasi a far da contrappeso alla silenziosa cupezza della madre. Un po' opache le due figure maschili adulte (Gabriel Byrne, Matt Dillon), ma quella figurina di odiosa moglie texana è intinta nel vetriolo. (Morando Morandini, 'Il Giorno', 1 Luglio 1996)
"Tutto articolato su frequenti flashback, il film è costruito come un puzzle. Un po' dramma e un po' commedia sentimentale Frankie delle stelle di Michael Lindsay-Hogg (una lunga esperienza nei video musicali) trae spunto da 'Dork of Cork', il primo romanzo di Chet Raymo, ricercatore di astronomia e fisica e frequentatore abituale della contea di Ventry, in Irlanda. Tutti questi elementi hanno finito per infiltrarsi nelle pagine del romanzo, di cui il film sceneggiato dallo stesso Raymo segue la traccia, ma anche per condizionarlo con una serie di filtri che tendono a soffocare la vicenda comprimendola in un eccesso ora di candore e di innocenza, ora di situazioni mielose, ora di forzature melodrammatiche." (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana',14 Agosto 1996)