Peter Sterling, l'amico di Francis, il mulo parlante, è impiegato presso uno stabilimento atomico. Un giorno Francis avverte Peter che due malfattori, al soldo dello straniero, si propongono di far saltare in aria lo stabilimento la sera stessa, Peter avverte immediatamente la Direzione; vengono presi gli opportuni provvedimenti per rendere vano l'attentato e Peter, in ricompensa del servizio reso viene ammesso all'Accademia di West Point. Da principio le cose non vanno troppo bene: i risultati ottenuti da Peter negli studi non sono brillanti. Ma poi, con laiuto di Francis, che è riuscito ad entrare nell'Accademia come mascotte, i progressi sono così rapidi da attirare sull'allievo l'attenzione dei superiori. Pater nel frattempo ha stretto amicizia con due colleghi, uno dei quali, Norton, è un grande campione di rugby. Ora accade che Peter, dal tenore di una lettera, capitatagli tra le mani, crede di capire che il suo amico Norton corre il pericolo di venir cacciato dall'Asccademia. Per evitare che, nell'imminenza di una importante gara di campionato, venga allontanato un così illustre campione, Peter, quando scoppia la grana, assume la responsabilità di quanto è successo e viene costretto a dare le dimissioni. Anche questa volta sarà Francis, che col suo intervento rimetterà le cose a posto, inducendo il Comandante dell'Accademia a revocare le misure prese a carico di Peter.
SCHEDA FILM
Regia: Arthur Lubin
Attori: Donald O'Connor - Peter Stirling, Lori Nelson - Barbara Atwood, Alice Kelley - Cynthia Daniels, Gregg Palmer - William Norton, William Reynolds - Wilbur Van Allen, Les Tremayne - Colonnello Daniels, Otto Hulett - Istruttore Chadwick, James Best - Caporale Ransom
Soggetto: David Stern
Sceneggiatura: Oscar Brodney
Fotografia: Carl E. Guthrie
Montaggio: Milton Carruth
Scenografia: Bernard Herzbrun, Eric Orbom
Durata: 81
Colore: B/N
Genere: FANTASY COMMEDIA
Tratto da: PERSONAGGI CREATI DA DAVID STERN
Produzione: UNIVERSAL
Distribuzione: UNIVERSAL
CRITICA
"Il lavoro si riallaccia ai due precedenti films, "Francis, il mulo parlante" e "Francis alle corse". Si tratta anche qui di un film senza pretese, che si preoccupa soltanto di far ridere." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 30, 1952)