FORZA BRUTA

L'ex agente di pulizia Cooper (al quale é stato tolto il distintivo, pur lasciandogli il porto d'armi come ex poliziotto), che ha rotto con i colleghi perchè non ne approvava i metodi, indaga per suo conto su una serie di strani omicidi perpetrati in breve tempo a Los Angeles. E' detto Forza Bruta, "perché qualche volta esagera". All'inizio del film le vittime sono quindici, ma in pochi minuti di proiezione aumentano in modo impressionante in circostanze misteriose. Il nostro è deciso a far luce sulla faccenda, allettato dalla taglia promessa a chi riuscirà a mettere le mani sull'assassino. Coraggio e presenza di spirito lo cacciano nei guai fino al collo: ma la fortuna e le impreviste circostanze lo fanno trionfare su ogni ostacolo, compresa l'acre invidia degli ex colleghi piuttosto ingenui, e la despotica iattanza del boss locale che manovra la malavita della zona. Nell'indagine è coadiuvato dalla moglie, giornalista televisiva, che, dapprima decisa a chiedere il divorzio, si rassegna in seguito a riaccettarlo in casa. Nei suoi giri per la città si fa accompagnare da Sam, lo zio della l6a vittima. Da una soffiata, avuta dal marito carcerato d'una delle tante persone assassinate dal maniaco omicida, viene a sapere che un tale Adams, organizzatore di corsi terapeutici per gruppi di inibiti e frustrati, in realtà si chiama Falton: dopo essere ufficialmente "morto" in carcere, evaso dallo stesso fa eliminare con fredda determinazione tutti quelli che ne conoscevano l'identità. Dichiarato "necessario l'uso della violenza per raggiungere lo scopo", Adams-Falton ingaggia un mortale duello con Cooper che finalmente lo ha raggiunto nella sua lussuosa villa. La giustizia ancora una volta nel film trionfa, coronando l'iniziativa di Cooper che a buon diritto non si fidava più delle forze dell'ordine.