Michael Oliver Pritchard, un miliardario soprannominato brevemente Mop, non sa come passare il tempo e spendere il proprio denaro. Un mattino, mentre rincasa su una delle sue bianche Rolls Royce condotta dall'imperturbabile Rodney James, rimorchia l'attricetta Kitty O'Kelly, ubriaca, di cui diviene amico e accompagnatore. Nel frattempo l'ereditiera Brooke Carter viene avvisata dalla governante Elizabeth che il conto in banca è in rosso ed è indispensabile fare qualcosa per non finire sul lastrico. La ragazza si attacca alle costole dell'italiano Johnny Spanish, ovvero Giovanni Spagnoli, che crede danaroso invece è in bolletta perenne essendo un giocatore impenitente. Ma Johnny è amico di Mop e, entrato nella sua orbita con la nuova amichetta, scopre che Kitty e Brooke sono state molto amiche ai tempi della scuola. Si forma un sestetto inossidabile poiché, mentre i padroni si divertono, anche Elizabeth trova in Rodney l'anima gemella. Mop, tuttavia, è un uomo capriccioso e si attacca a Brooke. Kitty e Johnny reagiscono fingendo un appassionato idillio ma non otterrebbero nulla se non ci si mettesse l'intraprendente Elizabeth a ricomporre le coppie iniziali sulla cui durata, però, non si può fare grande affidamento!
SCHEDA FILM
Regia: Peter Bogdanovich
Attori: Burt Reynolds - Michael Oliver Pritchard III, Cybill Shepherd - Brooke Carter, Madeline Kahn - Kitty O'Kelly, Duilio Del Prete - Johnny Spanish, Eileen Brennan - Elizabeth, John Hillerman - Rodney James, Mildred Natwick - Mabel Pritchard, Quinn Redeker - Fidanzato di Kitty, J. Edward McKinley - Billings, John Stephenson - Abbott, Peter Dane - Williams, William Paterson - Murray, Liam Dunn - Harry, M. Emmet Walsh - Harold, Albert Lantieri - Bookmaker, Arthur Peterson - George, Barbara Ann Walters - Mildred, Violet Cane - Vi, Loutz Gage - Capitano Craig, Elvin Moon - Ragazzo dell'ascensore, Clive Morgan, Patricia O'Neal, Burton Gilliam, Nelson Welch, Tanis Van Kirk, Diane Wyatt, Ned Wertimer
Soggetto: Peter Bogdanovich
Sceneggiatura: Peter Bogdanovich
Fotografia: László Kovács
Musiche: Cole Porter, Artie Butler
Montaggio: Douglas Robertson
Scenografia: Gene Allen
Costumi: Bobbie Mannix
Effetti: Charles Spurgeon
Altri titoli:
Enfin l'amour
Durata: 120
Colore: C
Genere: MUSICALE COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICO TECHNICOLOR
Produzione: PETER BOGDANOVICH PER COPA DEL ORO, TWENTIETH CENTURY-FOX FILM CORPORATION
Distribuzione: STEFANO/STAR (1978)
CRITICA
"E' un film singolarissimo, scritto e diretto in punta di piedi, tutto sfumature impercettibili quasi e da esteti nonché da eruditi della cinematografia degli anni '30, anche se qui il regista sembra rievocare i salotti frivoli del '700 europeo più che la Hollywood o la New York della comemdie musicali di 50 anni fa. Questa chiave interpretativa è nei carillon danzanti delle prime e ultime immagini, oltre che nello spirito narcisistico del bello per il bello che sprigiona da tutta la pellicola e dalla sua rcadica gioia di vivere. Per gustare quest'operetta non bisogna lasciarsi sorprendere dall'artificiosità delle situazioni e dei personaggi e neppure della impalpabilità della trama che è chiaramente un pretesto. Si tratta in fondo di un'esercizio che apparirà alambiccato e troppo etereo ma dal quale almeno alcuni centri di interesse tecnico-artistico possono essere ravvisati da tutti: le splendide musiche di Cole Porter, le gustose scenografie rese magistralmente da Laszlo Kovacs che gioca sui toni ricavati quasi esclusivamente dal bianco e nero, le impennate umoristiche del dialogo o delle divertite caricature. In un lavoro del genere sarebbe del tutto improprio cercare affermazioni dottrinali o basare il giudizio sulla condotta frivola del sestetto in questione che danza spensieratamente in un mondo irreale da favola." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 85, 1978)