Clear Rivers è l'unica sopravvissuta alla strage seguita all'incidente del Volo 180. La ragazza è rinchiusa, di sua volontà, in un ospedale psichiatrico perché vive con il terrore costante che la Morte venga a prenderla, come ha fatto con i suoi amici. Nel frattempo Kimberly Corman ha una visione di un tragico incidente stradale che potrebbe uccidere tutte le persone dirette sulla Route 23, dove sta viaggiando la Morte. Kimberly blocca tutte le macchine e riesce così a salvare la vita alle persone che sarebbero morte nell'incidente. Si dirige poi alla ricerca di Clear Rivers perché vuole aiutarla. Ma la Morte sembra inseguire tutte le persone presenti e scampate all'incidente...
SCHEDA FILM
Regia: David R. Ellis
Attori: Ali Larter - Clear Rivers, A.J. Cook - Kimberly Corman, Michael Landes - Thomas Burke, Jonathan Cherry - Rory, Keegan Connor Tracy - Kat, Sarah Carter - Shaina, Lynda Boyd - Nora Carpenter, David Paetkau - Evan Lewis, James Kirk - Tim Carpenter, Tony Todd - Mr. Bludworth
Soggetto: Jeffrey Reddick, Eric Bress, J. Mackye Gruber
Sceneggiatura: Eric Bress, J. Mackye Gruber
Fotografia: Gary Capo
Musiche: Shirley Walker
Montaggio: Eric A. Sears
Scenografia: Michael S. Bolton
Costumi: Jori Woodman
Effetti: WCT Productions, Pixel Magic, Alex Burdett, Digital Dimension, Cinema Production Services Inc.
Durata: 90
Colore: C
Genere: THRILLER HORROR
Produzione: WARREN ZIDE & CRAIG PERRY PRODUCTIONS, NEW LINE CINEMA
Distribuzione: EAGLE PICTURES
Data uscita: 2003-08-14
CRITICA
"Non che nel succo sia molto diverso dal primo capitolo. Ma 'Final Destination 2' è di gran lunga migliore del precedente. Più serio, più divertente, più gory. Inarrestabile, era da tempo che non assistevamo a un prodotto di una major che affondasse i piedi nello splatter con tale irruenza: gli omicidi spruzzano sangue come fontane, i corpi delle vittime vengono martoriati, spiattellati, tranciati con un gusto che gli appassionati gradiranno come una manna. Ma non è tetro né plumbeo, anzi è come un cartoon. Che però, insieme al suo capostipite, riesce perfino a teorizzare su un genere su cui ormai si è pasteggiato in abbondanza". (Pier Maria Bocchi, 'Film Tv', 27 agosto 2003)