La famiglia Mousekewitz, terrorizzata dai troppi gatti delle bande teppistiche metropolitane, decide di trasmigrare come tanti altri roditori verso il West. Li ha tutti persuasi un gattone (Crudelio) che ha modi insinuanti, ma anche ben altre e perfide mire. Attirati dall'idea che sulla "nuova frontiera" le strade hanno lastre di formaggio, i genitori Mousekewitz con i figli Fievel e Tanya (aspirante soprano) partono verso l'affascinante meta. Li segue Tigre, un micione rosso inoffensivo, grande amico di Fievel e innamorato della sciantosa Kitty, che lavora per Crudelio nel saloon della città. Il cattivo, però, sta costruendo una gigantesca trappola e medita di catturare con i suoi compari i nuovi venuti e farsi dei saporiti topo-burger. Per fortuna c'è Fievel: arrivato a piedi (ha perso il treno) attraverso un allucinante deserto, così come ha fatto Tigre (che ha rischiato di finire arrostito dagli indigeni) e appreso per caso del piano infernale, il topo contatta il cane-sceriffo Wjlie Burp che, sebbene vecchissimo e sonnacchioso, allena Tigre come proprio vice, insegnandogli modi, grinta e latrati canini, per cui la cricca dei gattacci viene sgominata da un Tigre aggressivo, con l'aiuto di Fievel. La trappola è distrutta, mentre Kitty cede infine ai corteggiamenti del micio suo spasimante, trasformatosi da ignavo e bonaccione in gatto coraggioso e forzuto. Eliminati i malvagi, Fievel viene festeggiato come un eroe.
SCHEDA FILM
Regia: Simon Wells, Phil Nibbelink
Soggetto: David Kirschner
Sceneggiatura: Charles Swenson, Flint Dille
Musiche: James Horner
Montaggio: Nick Fletcher
Effetti: Scott Santoro
Durata: 77
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE
Specifiche tecniche: PANORAMICA/A COLORI
Tratto da: DAL PERSONAGGIO CREATO DA DAVID KIRSCHNER
Produzione: STEVEN SPIELBERG, ROBERT WATTS
Distribuzione: UIP
CRITICA
Affidato alla regia di una giovane coppia di autori, l'inglese Simon Weill e l'americano Phil Nibbelink, entrambi con alle spalle fervide esperienze nel settore dell'animazione, il cartoon si rivela pieno di risorse. (Piero Zanotto, La Rivista del Cinematografo) Lo spettacolo è ricco e tecnicamente non vi è nulla da eccepire. (Segnalazioni Cinematografiche)