Ebenezer Scrooge è un vecchio avaro, attaccato al centesimo, per il quale si prepara un Natale davvero speciale, ad opera degli inimitabili e divertentissimi Muppets. Tratto dal classico di Charles Dickens che racconta la metamorfosi del vecchio Scrooge, il detestabile taccagno che esclama "che ipocrisia!" al solo sentir parlare del Natale, il film vede protagonisti gli amati Muppets, con Kermit la Rana nei panni del capo-contabile, Bob Cratchit e Miss Piggy nelle vesti di Emily, battagliera moglie di Bob. Con il Gonzo stravagante "io narrante", cui fa eco Rizzo il Topo, tanto fanfarone quanto irresistibilmente divertente, The Muppet Christmas Carol offre un'insolita versione di quello che resta senz'altro il più amato tra i racconti di Natale.
SCHEDA FILM
Regia: Brian Henson
Attori: Michael Caine - Scrooge, Steven Mackintosh - Fred, Meredith Braun - Belle, Robin Weaver - Clara, Raymond Coulthard - Giovane Scrooge, David Rudman - Peter Cratchit
Soggetto: Charles Dickens
Sceneggiatura: Jerry Juhl
Fotografia: John Fenner
Musiche: Miles Goodman
Montaggio: Michael Jablow
Scenografia: Val Strazovec
Costumi: Polly Smith
Effetti: Paul Gentry, Simon Clutterbuck, The Computer Film Company
Durata: 100
Colore: C
Genere: FAVOLA
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Tratto da: romanzo di Charles Dickens
Produzione: BRIAN MENSON, MARTIN G. BAKER, JIM HENSON PRODUCT.
Distribuzione: BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA (1993) - JIM HENSON VIDEO
NOTE
- MARIONETTE COSTRUITE DA: DAVE GOELZ, STEVE WHITMIRE, JERRY NELSON E FRANK OZ
- CANZONI DI PAUL WILLIAMS
- COREOGRAFIE: PAT GARRETT
- REVISIONE MINISTERO DICEMBRE 1993.
CRITICA
"La regia di Brian Henson, con l'aiuto di provetti animatori e di molti effetti speciali, si è tenuta sempre, com'è ovvio, ad un clima piacevole di fiaba, giocando, abilmente con quei Muppets trasformati in personaggi 'letterari' - guardate la Rana Kermit nei panni del misero contabile Boh Cratchit - e coinvolgendoli sempre in ritmi ora giocosi ora patetici cui piccini e grandi non fanno certo fatica a abbandonarsi. (?) Un felice Canto di Natale insomma. Ed anche, con quella trovata di farlo ricreare dai Muppets, una strada nuova aperta alle future esibizioni di quelle marionette. Oggi Dickens, ma di questo passo potrebbero arrivare anche a Shakespeare. Senza che nessuno si scandalizzi troppo." ('Il Tempo', 23 dicembre 1993)
"Tutto caruccio, ma alla fine non si crea emozione, né ironia. 'Festa in casa Muppet' ha però speso e faticato molto per gli effetti speciali e per creare 300 nuovi personaggi, per l'ottica delle riprese e l'interscambio degli effetti. Scenograficamente lo stile è fuor di dubbio e con fantasia cecoslovacca Val Strazovec ha creato da una parte la Londra vittoriana e dall'altra il mondo a parte dei topi nell'immondizia. Telecomandati da un soggetto, i Muppets perdono però la loro carica fantastica. L'impressione è che né i piccoli né i grandi si ritrovino a loro agio in questa favola ancien régime che rimane, pur con simpatia, in panne." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 31 dicembre 1993)
"Il team di animatori e marionettisti del film garantisce una verosimiglianza sorprendente al cast che circonda Caine, perfettamente a suo agio nel tenere la propria interpretazione lievemente sotto le righe per dare spazio alle trovate e alle gag con cui i suoi colleghi di pezza rinnovano uno dei racconti più conosciuti dello scrittore inglese. Brian Henson, oltre al lavoro con i Muppets, ha al proprio attivo esperienze che vanno da 'Labyrinth' alle 'Tartarughe Ninja' oltre ad essere stato uno del marionettisti incaricati di animare Audrey II, la pianta carnivora di 'La piccola bottega degli orrori' diretto da Franz Oz. Proprio quest'ultimo, che forse qualcuno ricorda come padre del saggio Yoda nell''Impero colpisce ancora', è qui produttore esecutivo, oltre che animatore di Miss Piggy, a confermare il clima familiare in cui vengono realizzati i film alla 'Jim Henson Productions'. Questa atmosfera giova a 'Festa in Casa Muppet', che riesce ad essere esattamente quello che gli autori si erano proposti; un tenero apologo natalizio, rivolto ai più piccoli ma capace di stimolare anche il senso dell'umorismo dei loro genitori, grazie all'accorto uso del tipico umorismo dei Muppets, lontano anni luce da qualsiasi forma di retorica." ('la Repubblica', 20 gennaio 1994)