Mr. Brown, ricco industriale, uomo d'età matura, viene ucciso in un albergo, con un colpo di pugnale alla schiena. La polizia inizia le indagini: risulta che la sera prima l'industriale ha avuto una discussione col suo segretario, che l'ha minacciato; risulta ancora che Mr. Brown ha vinto al giuoco una forte somma, che un cliente dell'albergo avrebbe dovuto pagargli l'indomani. Partendo da questi indizi il commissario che dirige le indagini, tenta di far luce sul delitto, mentre ai suoi sforzi s'oppongono gli intempestivi interventi di un poliziotto privato e di un'assidua lettrice di romanzi gialli. Ma una circostanza emersa dalle indagini attira in particolar modo l'attenzione del commissario: la vittima è stata colpita da un pugnale lanciato da una certa distanza con estrema precisione. Ora tra i clienti dell'albergo vi è appunto un ex lanciatore di coltelli, la cui sorella è stata sedotta da Mr. Brown: l'ipotesi che egli abbia ucciso l'industriale per vendicare l'onore della sorella appare molto probabile. Interrogato, il presunto assassino presenta degli alibi apparentemente inattaccabili, che però vengono smontati dal commissario. Vistosi perduto, l'assassino tenta la fuga, ma viene alla fine catturato.
SCHEDA FILM
Regia: Sergio Grieco
Attori: Maria Zanoli, Guglielmo Inglese, Francine Brandt, Alberto Sorrentino, Mara Berni, Galeazzo Benti, Beniamino Maggio - Guardiano Del Garage, Katyna Ranieri - Dory Martin, Achille Togliani, Tino Scotti - Andreanovic/Zanzara, Carlo Romano - Commissario Benni, Nerio Bernardi - Tullio Vallera, Giovanna Ralli - Rina, Peter Trent - Roberto, Franca Marzi - Carmen, Alessandro Fersen - Cesare Rovelli, Charles Fawcett - Mr. Brown, Carlo Delle Piane - Pippo
Soggetto: Ruggero Maccari, Mario Amendola
Sceneggiatura: Mario Amendola, Ruggero Maccari, Ettore Scola, Carlo Veo
Fotografia: Gábor Pogány
Musiche: T. Salesi
Montaggio: Antonietta Zita
Scenografia: Franco Lolli
Durata: 90
Colore: C
Genere: GIALLO COMMEDIA
Specifiche tecniche: FERRANIACOLOR
Produzione: UMBERTO MOMI E CARLO CAIANO PER PRODUZIONI ASSOCIATE MOMI
Distribuzione: API FILM
CRITICA
"Ancora Tino Scotti sullo schermo, in una delle solite esibizioni più adatte per il palcoscenico che per lo schermo. Non crediamo che roba di questo genere possa avere molti amatori. E tuttavia i nostri produttori insistono, convinti senza dubbio di fare opera altamente meritoria". (U. Tani, "Intermezzo", n. 18 del 30/9/1953).