A Ventotene, piccola isola pontina, d'estate si trovano in vacanza, vicini di casa, due gruppi di persone: il primo formato da Sandro Molino (con la convivente Cecilia Sarcoli ed una bambina, Martina, figlia di lei), un attore (Mauro), l'amica di lui Francesca (a suo tempo fidanzata di Sandro), Betta e Graziella (conoscenti di Cecilia) e infine Roberto, che vaga dall'Africa a Cuba ed altri lidi, con incarichi (a suo dire) ufficiali; il secondo formato da un romano, Ruggero Mazzalupi (proprietario di negozi, tipo irruente e un po' rozzo, peraltro generoso) padre dell'adolescente Sabrina e marito di Luciana, ma segretamente innamorato della cognata Marisa, donna provocante e bella, accasata con Marcello, un ex cantante di night ora gestore di una profumeria e debitore con Ruggero di 50 milioni. Sfortunatamente un extracomunitario viene colpito da un proiettile sparato per uno stupido scherzo da Ruggero, che viene chiamato a risponderne ai Carabinieri. Ammettendo di aver fatto una rischiosa cattiva azione e nell'intento di farsi perdonare dagli adirati vicini, Ruggero promuove una specie di assemblea notturna: l'occasione dà luogo ad accuse e interventi su piani differenti ivi compresi quelli politici. Fra accuse e difese, ma in sostanza nel generale e confuso disorientamento, tutto si dipana in una congerie di argomentazioni presto appiattite ed inerti. Sotto le stelle, sembra che ciascuno abbia ceduto, più che a motivazioni e vampate di ordine politico, ai sentimenti e alla vicende personali. Al termine della vacanza estiva Cecilia confessa a Sandro che da alcuni mesi è incinta di lui: l'uomo ne è felice ed assicura alla donna che amerà il nascituro come ama Martina (la quale egli sa benissimo essere la figlia di Mauro). Roberto se ne va in Africa e gli altri tornano a casa. L'unica che resta sul molo e che in lacrime, ma speranzosa, grida "ti amo" è l'adolescente che si è innamorata di un coetaneo in vacanza nell'isola.
SCHEDA FILM
Regia: Paolo Virzì
Attori: Silvio Orlando - Sandro, Sabrina Ferilli - Marisa, Ennio Fantastichini - Ruggero, Laura Morante - Cecilia, Luigi Alberti - Roberto, Agnese Claisse - Martina, Paola Tiziana Cruciani - Luciana, Claudia Della Seta - Graziella, Raffaella Lebboroni - Betta, Piero Natoli - Marcello, Rocco Papaleo - Brigadiere, Antonella Ponziani - Francesca, Mario Scarpetta - Vitiello, Silvio Vannucci - Mauro, Davide Clemente - Fabio, Daniele Barchiesi - Massimo, Emiliano Bianchi - Ivan, Teresa Saponangelo - Irene, Claudia Esercizio - Mariarosa, Vanessa Marini - Sabrina, Oumar Mamadou Ba - Tewil, Evelina Gori - Nonna Gina, Cristina Aranci - Presentatrice cruciverbone, Raffaele Vannoli - Appuntato, Renato Carucic - D.J.Peppino
Soggetto: Paolo Virzì
Sceneggiatura: Paolo Virzì, Francesco Bruni
Fotografia: Paolo Carnera
Musiche: Battista Lena
Montaggio: Cecilia Zanuso
Scenografia: Sonia Peng
Costumi: Claudio Cordaro
Aiuto regia: Gianluca Greco
Durata: 108
Colore: C
Genere: GROTTESCO
Specifiche tecniche: (1,85:1) ANAMORFICO
Produzione: VITTORIO E RITA CECCHI GORI PER CECCHI GORI GROUP, TIGER CINEMATOGRAFICA
Distribuzione: CECCHI GORI DISTRIBUZIONE 1996 - CECCHI GORI HOME VIDEO
NOTE
- REVISIONE MINISTERO APRILE 1996.
- DAVID DI DONATELLO 1996 PER MIGLIOR FILM. CIAK D'ORO 1996 AD ANTONELLA PONZIANI (MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA) E A CECILIA ZANUSO PER IL MONTAGGIO,
CRITICA
"In 'Ferie d'agosto' contano la sceneggiatura e gli attori più che la regia, con qualche goffaggine sentimentale: la notte delle stelle cadenti, la sbornia di Vannucci. Una commedia con un apprezzabile gioco di squadra, qua e là limitato dagli stereotipi (Orlando, Fantastichini) o dagli inconvenienti della presa diretta (la non eccelsa dizione della Morante), che mette in valore anche le figure di secondo piano: la piccola Agnese Claisse, il misurato Gigio Alberti e, più in generale, il reparto femminile." (Morando Morandini, 'Il Giorno', 7 aprile 1996)
"A tratti schematico nella prima parte, che contrappone usi e costumi delle due tribù, poi via via più sciolto, apertamente sentimentale e improvvisamente toccante, 'Ferie d'agosto' è un film curioso, animato da una folla di personaggi tutti ben tratteggiati (che bello un cast curato fino all'ultimo caratterista), traboccante di battute sorrette da osservazioni precise e pungenti; non tutto è perfetto, intendiamoci. Ma Virzì, alla seconda regia dopo 'La bella vita', è così bravo che essere esigenti è un dovere. Ed è significativo che il film salga di tono appena mette in campo non la contrapposizione fra queste due Italie ma l'attrazione che ancora e nonostante tutto le lega. Pensiamo al seduttore giramondo (Luigi Alberti) che tenta a lungo di conquistare la Ferilli. Ma soprattutto all'adolescente Sabrina (sì, proprio come la Cenerentola di Billy Wilder, anche se avrà meno fortuna) che va a incapricciarsi del suo coetaneo di sinistra. Tenero e intelligente, ma anche voltagabbana e molto legato al suo ambiente "bene" (e il film sembra spesso guardare con più simpatia alla vitalità bottegaia, malgrado rozzezza e arroganza, che alla spocchia di sinistra). In un cinema spesso esangue o abborracciato, un film tanto vitale e generoso è un segnale prezioso. non sprechiamolo." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 5 aprile 1996)