Schermaglie amorose disincantate e boccaccesche in sei episodi.
SCHEDA FILM
Regia: Tinto Brass
Attori: Maruska Albertazzi - Anna, Sara Cosmi - Cinzia, Angela Ferlaino - Raffaella, Federica Palmer - Rosy, Raffaella Ponzo - Katarina, Silvia Rossi - Stefania, Virginia Barrett - Frau Bertha, Max Parodi - Bruno, Antonio Salines, Federica Tommasi - Erika, Tinto Brass - Voyeur, Andrea Nobili - Luigi, Leo Mantovani - Herr Franz, Daniele Ferrari - Ugo, Riccardo Marino - Franco
Soggetto: Tinto Brass
Sceneggiatura: Tinto Brass, Carla Cipriani, Massimiliano Zanin
Fotografia: Federico Del Zoppo
Montaggio: Tinto Brass
Scenografia: Carlo De Marino
Costumi: Maria Luigia Battani
Durata: 90
Colore: C
Genere: EROTICO
Produzione: UGO TUCCI, ROBERTO DI GIROLAMO PER ITALGEST VIDEO
Distribuzione: ITALGEST VIDEO
Data uscita: 2003-08-29
NOTE
REVISIONE MINISTERO: AGOSTO 2003.
CRITICA
"Al di la di ogni facile battuta e di qualsiasi tranciante giudizio possano scaturire all'uscita di quest'orrenda accozzaglia di pruriti da immaginario erotico ottocentesco, il nuovo prodotto del sempre più Stinto Brass è di una noia mortale, è fasullo come la messe di falli finti esposti e mostrati, è codardo perché non osa abbattere davvero le barriere e risulta involontariamente sincero solo nel frame finale, quando il regista stesso appare nel buio vestito da guardone, dopo l'ennesima eiaculazione virtuale e dopo aver dato a intendere che l'oggetto del suo sguardo (e dunque del suo film) altro non (è)ra che il fallo: del titolo, del veneto dell'ultimo capitoletto, degli altri uomini chiamati alla bisogna. Finalmente (una) la Verità". (Aldo Fittante, 'Film Tv', 2 settembre 2003)
"Nessun dubbio che Brass sia capace di ben altro con la macchina da presa; salvo che, visibilmente, non gliene importa più nulla. Del resto ci siamo spesso chiesti, anche ad alta voce, perché il regista non si decidesse a passare al cinema porno tout-court. Ora lo ha fatto (il titolo vale come metafora?), pur sostenendo che il film 'sintetizza con ilare ironia il sempre più prepotente, spavaldo, perfino sfacciato erotismo femminile'. Sarà, però 'Fallo!' è evidentemente realizzato per il mercato del video, che non ha alcun bisogno del cinema. Così come il cinema non ha alcun bisogno di film del genere". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 30 agosto 2003)
"Dice la verità, nient'altro che la verità, l'incorreggibile Tinto Brass, quando, con la consueta autoironia, si definisce 'cinecologo'. L'ennesima conferma arriva dal suo ultimo film 'Fallo!', con un titolo dal triplo senso, che avrebbe forse reso felici gli spettatori del vecchio avanspettacolo e mette invece sicuramente a disagio il pubblico in sala d'oggi. E' una commedia, o meglio, commediaccia, erotica in sei episodi, che si spinge ben oltre i fragili confini porno soft". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 5 settembre 2003)