Cosa hanno in comune il movimento Occupy Wall Street, gli Indignados spagnoli, la Primavera Araba? Qual è la connessione tra il movimento democratico iraniano e le lotte siriane o il collegamento tra le attiviste ucraine in topless di Femen e le proteste contro il governo in Egitto? Le ragioni dietro ai vari sollevamenti in questi paesi possono essere diverse, ma le tattiche creative di non-violenza che essi usano sono strettamente connesse. Il documentario, progetto cross-mediale che celebra il potere e la ricchezza delle forme creative di protesta non-violenta e di disobbedienza civile, vede la partecipazione di: Femen, The Yes Men, Reverend Billy, Srda Popovic, Mana Neyestani, Aliaa Elmahdy e Icy&Sot.
SCHEDA FILM
Regia: Arash T. Riahi, Arman T. Riahi
Soggetto: Arash T. Riahi, Arman T. Riahi
Sceneggiatura: Arash T. Riahi, Arman T. Riahi
Fotografia: Arash T. Riahi, Dominik Spritzendorfer, Arman T. Riahi, Olivia Wimmer, Mario Minichmayr
Montaggio: Nela Märki
Altri titoli:
Everyday Rebellion - L'arte di cambiare il mondo
Durata: 118
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Produzione: SABINE GRUBER, ARASH T. RIAHI, MICHAEL SEEBER PER GOLDEN GIRLS FILMPRODUCTION, MIRA FILM
Distribuzione: OFFICINE UBU (2014)
Data uscita: 2014-09-11
TRAILER
CRITICA
"Crisi, maledetta crisi. Che ti leva la voglia di vivere, di pensare, di credere. È il refrain che emerge, potente, dal documentario dei fratelli iraniani Arash e Arman Riahi, capaci di trovare un fil rouge tra tutte le 'rivoluzioni' recenti o in atto in giro per il mondo. (...) Dalla visione del film, importante e di buona qualità, si capisce l'obiettivo di far comprendere che solo sulla pace e sulla non-violenza qualunque forma di ribellione/rivolta/rivoluzione oggi può avere un senso. Protagonisti sono dunque individui 'della porta accanto', come fenomeni già 'Storia' come Occupy Wall Street, la Primavera araba, il Movimento spagnolo 15M e le Femen ucraine." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 11 settembre 2014)