Irene Girard, moglie di un diplomatico straniero, vive felice a fianco del marito. Il suo tenore di vita è del tutto normale e corrisponde alle abitudini delle donne della sua classe ma, all'improvviso, un tragico avvenimento viene a sconvolgere la sua esistenza. Il suo unico figlio dodicenne muore in seguito ad un tentativo di suicidio: risulta che il piccolo si sentiva trascurato dai genitori. Questo dramma doloroso provoca nell'animo d'Irene una violenta crisi: si sente colpevole e il suo dolore la rende più sensibile al dolore altrui. Un cugino sacerdote, Andrea, le fa da guida nel visitare le case dei più poveri. Irene porta loro dapprima soccorsi materiali e in seguito si consacra con assoluta dedizione all'assistenza dei malati e dei sofferenti. Ella conforta con le sue cure gli ultimi giorni di una prostituta, fa fuggire un giovane delinquente per indurlo al pentimento e viene arrestata per favoreggiamento. Per soffocare lo scandalo, il marito la fa ricoverare in una clinica psichiatrica. Determinata a praticare, secondo i propri intendimenti, la dottrina evangelica dell'amore, Irene rifiuta ogni compromesso e viene rinchiusa per sempre nella casa di cura.
SCHEDA FILM
Regia: Roberto Rossellini
Attori: Ingrid Bergman - Irene Girard, Alexander Knox - George Girard, Sandro Franchina - Michel, loro figlio, Ettore Giannini - Andrea Casati, Giulietta Masina - Giulietta, detta 'Passerotto', Teresa Pellati - Ines, Marcella Rovena - Signora Puglisi, Alfred Browne - Sacerdote, Tina Perna - Cesira, Giancarlo Vigorelli - Il giudice, Maria Zanoli - Signora Galli, William Tubbs - Prof. Alessandrini, Alberto Plebani - Signor Puglisi, Gianna Segale Damiani - Infermiera, Antonio Pietrangeli - Psichiatra
Soggetto: Roberto Rossellini, Massimo Mida - idea, Antonello Trombadori - idea
Sceneggiatura: Roberto Rossellini, Sandro De Feo, Mario Pannunzio, Ivo Perilli, Brunello Rondi
Fotografia: Aldo Tonti, Luciano Tonti - operatore
Musiche: Renzo Rossellini
Montaggio: Jolanda Benvenuti
Scenografia: Virgilio Marchi
Costumi: Fernanda Gattinoni - per Ingrid Bergman
Aiuto regia: Antonio Pietrangeli
Altri titoli:
The Greatest Love
No Greater Love
Durata: 110
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.37)
Tratto da: un'idea di Massimo Mida e Antonello Trombadori
Produzione: PONTI-DE LAURENTIIS
Distribuzione: LUX FILM - RICORDI VIDEO, VIVIVIDEO, PANARECORD, DVD: DOLMEN HOME VIDEO (2008)
NOTE
- NASTRO D'ARGENTO 1952 A INGRID BERGMAN (MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA).
- PREMIO INTERNAZIONALE ALLA XIII MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (1952). INGRID BERGMAN, CANDIDATA ALLA COPPA VOLPI COME MIGLIORE INTERPRETE FEMMINILE, NON POTE' ESSERE PREMIATA PERCHE' DOPPIATA (DA LIDIA SIMONESCHI).
CRITICA
"Appesantito da una sceneggiatura a più mani, il film appare tutto di regia, ammirabile in certe intuizioni, più meccanico in talune soluzioni narrative. Ma Rossellini vede nell'itinerario dei fatti solo un pretesto, sposta la sua messa in scena sui grandi conflitti ideologici, mostra un intinerario interiore, con la luce abbagliante della radiografia. Per questo "Europa '51" è uno dei film più importanti di questi anni, il più attuale, il più sentito". (Edoardo Bruno, "Filmcritica", n. 17, ottobre 1952).
Dalle note di regia: "L'esperienza religiosa non l'ho mai avuta, dico la verità. Non ho mai creduto, non ho mai avuto fede. Ho avuto, così, un momento molto drammatico nella mia vita quando ho perso un figlio che aveva nove anni. E allora, lì, logicamente mi sono posto delle domande. Mi sembra che per affrontare la morte c'è bisogno di una dose di eroismo gigantesco. Allora ho cercato disperatamente delle consolazioni. E dove le trovi? Le trovi o nella realtà-realtà, cioè immaginare la vita come un fenomeno biologico di una precisione scientifica ecc., con tutte le sue coordinate; o nell'altro aspetto, che è tutto metafisico".