Il film vorrebbe essere un viaggio attraverso i riti iniziatici, propiziatori e soprattutto deprecatori in uso presso le popolazioni di alcuni paesi dell'Africa centroccidentale. Inframmezzate con nozioni manualistiche su cosmogonia e religione Vudu e con la citazione di una stupenda preghiera al Dio supremo, si succedono gran quantità di esemplificazioni, tra cui: coma sacro di vergini che espellono il male sotto forma di sangue marcio e vermi, iniziazione in vista del matrimonio, per propiziare la pioggia, per la trasmissione di poteri arcani, esorcismo su posseduti dal demonio, seppellimento di un giovane che poi riappare vivo da un'altra parte, danze falliche con finale di sodomizzazione. Il tutto contrassegnato da violenza, oscenità, scene disgustose come lo scannamento di una capra, il maciullamento di un cane, polli divorati con tutte le penne ed altre 'amenità' di questo tipo.
SCHEDA FILM
Regia: Jean Pierre Letang
Soggetto: Jean Luc Magneron
Fotografia: Bernard Rerat
Musiche: François Rabbath
Montaggio: Mercedes Faure, Chantal Colomer
Durata: 85
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO ETNOGRAFICO
Specifiche tecniche: TECHNICOLOR
Produzione: CAMERA ONE (PARIGI)
Distribuzione: VARIETY
CRITICA
"Non si vede quale utilità possa venire da tale pretestuosa esibizione costumanze della cui qualità scientifica è per lo meno lecito dubitare e che hanno suscitato proteste anche a livello di governi. (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 88, 1975)