Corey, Pachowski Spence, Kurt Klein, un gruppo di operai di una fabbrica di materiale idraulico in Colombia, assistono impotenti al sequestro dell'amico Harry, effettuato da terroristi sudamericani trafficanti di droga per ottenere la liberazione di alcuni della loro banda in mano agli americani. Vista l'indifferenza e l'ignavia del governo, i quattro decidono di organizzarsi in proprio. Con l'aiuto di Shirke, un mercenario, progettano un blitz nel covo dei sequestratori, sperduto nella giungla colombiana al fine di riportare in libertà Harry. Prima di riuscire a liberare Harry, li attendono molteplici avventure...
SCHEDA FILM
Regia: Stuart Rosenberg
Attori: Robert Duvall - Shrike, Michael Schoeffling - Corey Burck, Thomas F. Wilson - Bob Pachowski, Glenn Frey - Spence, Rick Rossovich - Kurt Klein, Mark Harmon - Harry Burck Jr., Gary Busey - Jack Abernathy, Cecile Callan - Theresa, Elpidia Carrillo - Veronica, Matt Clark - Walt Clayton, Rodolfo De Alexandre - Pablo, Javier Estrada - Dwarf, Bruce Gray - Ambasciatore Douglas, Jerry Hardin - Dean Reilly, Ben Johnson - Harry Burck Sr., Pierrino Mascarino - Pinilla, Guillermo Ríos - Carlos Ochobar, Gregory Sierra - Alphonse, Jon Van Ness - Mickey
Soggetto: Samuel Fuller, Mark Feldberg
Sceneggiatura: Charles Robert Carner
Fotografia: James A. Contner
Musiche: Brad Fiedel
Montaggio: Rick Sparr, Ralph E. Winters
Scenografia: Mort Rabinowitz
Costumi: Gilda Texter
Effetti: Eddie Surkin
Altri titoli:
The Rescue
Durata: 104
Colore: C
Genere: AVVENTURA AZIONE
Specifiche tecniche: NORMALE, METROCOLOR
Produzione: DANIEL H. BLATT E ROBERT SINGER PER DELPHI V PRODUCTIONS, TRISTAR PICTURES
Distribuzione: COLUMBIA PICTURES ITALIA (1987) - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO
CRITICA
"Dicono che, in origine, il film si avvalesse di motivazioni più profonde, di indagini più sociali, di accuse più circoscritte: ma così com'è, tra un ringhio e l'altro, nel solito panorama di boscaglia infida, come un 'platoon' privato, nella sicurezza che la fiamma è bella, tutto fila via senza noia ma senza emozioni, è una cronaca familiare violenta e artificiosa. Volti giusti e maschi per gli interpreti che, oltre a Duvall, ospite straordinario, sono Gary Busey che faceva il surf in Un mercoledì da leoni, Michael Schoeffling e il Mark Harmon di Flamingo Road, i fratelli ritrovati con la loro bella faccia pulita da operai che faranno forse carriera sindacale, e il vecchio Ben Johnson, gloria del vecchio West." ('Il Corriere della Sera', 27 Giugno 1987)
"Ispirato a un vecchio progetto cui aveva posto mano Samuel Fuller, girato nella giungla messicana, diretto con mano robusta da Alan Smithee che all'inizio delle riprese sostituì Stuart Rosenberg, 'Eroi per un amico' è un film di genere, fin troppo rispettoso delle regole e degli stereotipi del genere avventuroso-bellico, ma potabile, ben confezionato. C'è, all'inizio e alla fine, qualche reminiscenza di Cimino ('Il cacciatore'), un ammicco a Kurosawa Sturges ('I sette samurai': la scena del reclutamento). Nella prima metà il film si attiene a una certa verosimiglianza, ma poi le regole del genere e l'esaltazione del maschio americano trionfano, e i cinque ragazzotti dell'Illinois si trasformano, pur con qualche cedimento psicologico, in guerrieri efficienti, fieri ammazzatutti. Nonostante la disparità delle forze uno a dieci - è loro la vittoria." (Morando Morandini, 'Il Giorno', 31 Maggio 1987)
"Realizzato dopo ben sette anni di incertezze, 'Eroi per un amico' è giunto al traguardo delle sale già bruciato: la trama, dopo l'intenso sfruttamento che del filone 'Rambo' è stato fatto nell'ultimo decennio, è ormai logora. In Colombia un uomo ed un ambasciatore americani vengono sequestrati da una organizzazione criminale che traffica in cocaina per trattare uno scambio di ostaggi. I due sono salvati da un gruppo di amici dell'uomo, operai in una fabbrica dell'Illinois. Delusi dall'atteggiamento governativo, infatti, questo sparuto drappello di yankees, decide di agire in proprio con la consulenza di un mercenario (Robert Duvall) che si porrà alla testa dell'improvvisato commando. Giungla, cruenti combattimenti a fuoco, amicizia virile definiscono i contorni ambientali e psicologici di questa storia dura ed ingenua. L'impressione è quella del déjà-vu che non rende merito al soggetto delirante e assolutamente inverosimile firmato dal grande Samuel Fuller e da Mark Feldberg. E Alan Smithee ('Scuola di medicina') rincara la dose riprendendo ambienti e personaggi in maniera professionalmente banale." (Lucia Munna, 'Il Lavoro', 23 Maggio 1987)