Nel bel mezzo della rivoluzione, l'audace e sfrontata tunisina Aida cerca di ricostruire la sua vita e di trovare un tetto per i suoi quattro figli...
SCHEDA FILM
Regia: Hinde Boujemaa
Attori: Aida Kaabi
Sceneggiatura: Hinde Boujemaa
Fotografia: Siwar Ben Hassine, Mehdi Bouhlel, Hatem Nechi
Montaggio: Imen Abdelderi, Naima Bachiri, Mehdi M. Barsaoui
Altri titoli:
It Was Better Tomorrow
C'était mieux demain
Durata: 74
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche: HD
Produzione: CINETELEFILMS, NOMADIS IMAGES
Distribuzione: CINECLUB INTERNAZIONALE (2014)
Data uscita: 2014-06-12
TRAILER
NOTE
- PROIEZIONE SPECIALE, FUORI CONCORSO, ALLA 69. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2012).
CRITICA
"Donna risoluta per necessità, coraggiosa e sfrontata, Aida rivendica la libertà mai avuta dalla società patriarcale in cui vive, cerca di fuggire dalle sofferenze e si batte a testa alta. Però sospetta che, anche con la rivoluzione del 2011, per la gente povera sia cambiato ben poco: non ci sono case, non c'è lavoro, la polizia è quella di prima... Aida è il personaggio emblematico - scelto tra i tanti possibili - di un film sincero, diretto in forma mista di semi-narrazione e documentario dallo sceneggiatore Hinde Boujemaa. La regia essenziale, dall'aspetto quasi improvvisato, aggiunge verità." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 12 giugno 2014)
"'Era meglio domai' è il titolo, fin troppo efficace (traduzione letterale di quello internazionale) di un film documentario fin troppo potente, presentato Fuori concorso al Festival di Venezia nel 2012, passato un po' inosservato (ma questo succede nella gran ressa dell'offerta festivaliera dove tutto accade contemporaneamente), ed ora offerto per la programmazione dell'esercizio estivo dall'etichetta indipendente Club cine internazionale. Due anni fa, quest'opera aveva il carattere dell'urgenza, quasi un instant movie, visto oggi ha il sapore di un documento durissimo e amaro, un pezzo di vita vera e dolorosa. (...) Il racconto di una vita e di un privato che si trasforma in atto pubblico, denuncia sociale e civile. E' questo ciò che rende 'Era meglio domani' un film unico: seguire le vicissitudini private di una donna sola e abbandonata nel mezzo di una rivoluzione popolare e collettiva che lambisce e accompagna la lotta di questo individuo. La regista ha seguito per un anno e mezzo questa donna incontrata per strada nel gennaio del 2011. Era tornata a Tunisi per raccontare la rivoluzione, e poi di si è imbattuta in un personaggio la cui storia è emblema di quella rivoluzione. Cercatelo nei cinema, è un bagno di realtà, ma serve." ('L'Unità', 12 giugno 2014)
"Un mattone da lasciar storditi, puntualmente presente a Venezia (...). Era meglio mai." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 12 giugno 2014)