Nel gioco degli scacchi il termine "Endgame" è usato per descrivere una situazione in cui è già determinato l'esito della partita. Nella vita il giocatore alla fine muore, indipendentemente da come ha condotto la partita. Nel film l'immagine degli scacchi viene esemplificata attraverso i personaggi di Clov e Hamm, i rossi, e di Nagg e Nell, i bianchi. La domanda più importante è se Clov lascerà Hamm. ma le cose restano senza una fine che arriva solo con la morte. I personaggi devono andare avanti, in attesa di quialcosa che non arriva mai, arrivando alla vecchiaia che li rende indifesi e dipendenti.
SCHEDA FILM
Regia: Conor McPherson
Attori: Charles Simon - Nagg, Jean Anderson - Nell, David Thewlis - Clov, Michael Gambon - Hamm
Soggetto: Samuel Beckett
Fotografia: Donal Gilligan
Montaggio: Mary Finlay
Scenografia: Clodagh Conroy
Costumi: Consolata Boyle
Durata: 84
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM
Tratto da: LAVORO TEATRALE OMONIMO DI SAMUEL BECKETT
Produzione: BLUE ANGELS FILMS, TYRONE PRODUCTIONS
NOTE
PRESENTATO ALLA 57^ MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA (2000) NELLA SEZIONE "NUOVI TERRITORI".
CRITICA
(...) "Endgame" è una mossa finale degli scacchi, dei quali Beckett era appassionato. Giocano i rossi, disastrati ma ancora, forse, vivi, e i bianchi, confinati in due bidoni dell'immondizia sullo sfondo. Gioco di fioretto o di sciabola, di ripetizioni degli stessi soprusi. Di crudeltà e amarezza infinite. Con due grandi attori. (E.Mor., Film Tv, 02/09/2000)