Malik Khan, un ex marine di valore ma affetto da disturbo post-traumatico da stress, ha bisogno di portare in salvo i suoi due figli da una minaccia aliena. Mentre il viaggio li conduce in strade impreviste e pericolose, i ragazzi si scontreranno con la dura verità che li porterà a lasciarsi alle spalle la loro infanzia.
SCHEDA FILM
Regia: Michael Pearce
Attori: Riz Ahmed - Malik Khan, Octavia Spencer - Hattie Hayes, Lucian-River Chauhan - Jay Khan, Aditya Geddada - Bobby Khan, Rory Cochrane - Shepard West
Sceneggiatura: Michael Pearce, Joe Barton
Fotografia: Benjamin Kracun
Musiche: Jed Kurzel
Montaggio: Maya Maffioli
Scenografia: Olivia Todd
Arredamento: Lucila Caro
Costumi: Emma Potter
Effetti: Jeremy Hays, Sean Ewins - Visual Effects
Suono: Paul Davies
Durata: 108
Colore: C
Genere: THRILLER FANTASCIENZA
Specifiche tecniche: (2.35:1)
Produzione: AMAZON STUDIOS, DIMITRI DOGANIS, ALEX RANKEN, DERRIN SCHLESINGER, PIERS VELLACOTT
Distribuzione: AMAZON PRIME VIDEO
Data uscita: 2021-12-10
NOTE
- PRODUTTORI ESECUTIVI:DANIEL BATTSEK, FRED BERGER, KATHERINE BUTLER, KATE CHURCHILL, JENNY HINKEY, ZANDER LEVY, OLLIE MADDEN, JULIA OH.
- PRESENTATO AL 46. TORONTO INTERNATIONAL FILM FESTIVAL (2021).
- DISPONIBILE SU AMAZON PRIME VIDEO.
CRITICA
"A tratti un po' buonista, ma dagli sviluppi narrativi felicemente imprevedibili, il film è volta a volta ansiogeno e commovente. Il suo pubblico di riferimento non coincide con gli assuefatti alle fantasie distopiche più ordinarie, ma è fatto di spettatori esigenti, come lo sono quelli dei racconti paranoici per adulti. In coerenza, la regia offre un linguaggio più evoluto e sofisticato di quello generalmente riservato ai prodotti d' intrattenimento da streaming, tutto droni ed effetti di montaggio, studiando con cura le inquadrature come nei migliori film per il grande schermo. Una nota particolare di merito va al protagonista Riz Ahmed, l' attore e rapper di origine pakistana (...) che alterna sottilmente due corde drammatiche del suo personaggio. Nella prima parte ti convince che stai guardando un film di fantascienza; poi, gradualmente, insinua il dubbio di incarnare un carattere depressivo che genera fantasie paranoiche." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 18 dicembre 2021)