Nel 1654 in un convento del Midi della Francia dove il moschettiere D'Artagnan ha fatto studiare la propria figlia Eloise, costei, una bella e vivace giovane, ha visto la Madre superiora uccisa da dei ribaldi (scatenati contro uno schiavo di colore) al soldo del Duca di Crassac, amante della Dama in Rosso e socio di lei nel commercio del grano e dei neri trasportati dall'Africa. Eloise, avendo il sospetto di un oscuro complotto contro il Re adolescente, si reca a cavallo a Parigi dove si trova il padre, per far fallire la macchinazione, essendo il Duca di Crassac ambizioso e potente. Si è unito ad Eloise un giovane poeta vagabondo: è Quentin, innamoratosi di colpo della giovane, mentre D'Artagnan, a suo tempo bandito dalla Corte malgrado anni di glorioso servizio, non si sente spinto all'avventura. Al Louvre Eloise contatta il Cardinale Mazarino che comincia a credere al complotto: la giovane sfugge a noie e trappole e finalmente (l'incoronazione del Re non è lontana) D'Artagnan interviene dopo aver cercato e coinvolto i suoi grandi amici di gioventù (Aramis, Porthos ed Athos) nonché il vecchio Planchet, suo scudiero di un tempo. Il Cardinale Mazarino non riesce a decifrare un pezzo di carta, consegnatogli da Eloise che lo ha trafugato fuggendo dal convento: la decodificazione dovrebbe permettere di far luce sufficiente sul complotto contro il Re. Si scopre invece che un altro complotto esiste davvero e, come nella loro gagliarda giovinezza, i quattro moschettieri tanto fanno che il desiderio ambizioso del Duca di Crassac e della Dama in Rosso crolla con la macchinazione. Le conseguenze sono: l'incoronazione del giovane Luigi XIV; un trionfo per il Cardinale; lo scacco e la punizione per il Duca di Crassac (che già si vedeva sul trono e marito di Eloise); la liquidazione dell'arrogante Dama in Rosso; il successo ed i riconoscimenti per i quattro moschettieri. La graziosa Eloise, destinata a nozze con Quentin, è felice di avere ritrovato e "riattivato" quel suo padre carico di gloria.
SCHEDA FILM
Regia: Bertrand Tavernier
Attori: Claude Rich - Crassac, Charlotte Kady - La Dama In Rosso, Sami Frey - Aramis, Raoul Billerey - Porthos, Philippe Noiret - D'Artagnan, Jean-Paul Roussillon - Planchet, Sophie Marceau - Eloise, Nils Tavernier - Quentin, Gigi Proietti - Cardinal Mazarino, Jean-Luc Bideau - Athos
Sceneggiatura: Bertrand Tavernier, Michel Léviant, Jean Cosmos, Riccardo Freda
Fotografia: Patrick Blossier
Musiche: Philippe Sarde
Montaggio: Ariane Boeglin
Scenografia: Geoffry Larcher
Durata: 130
Colore: C
Genere: GROTTESCO
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Tratto da: DA UN'IDEA DI RICCARDO FREDA E ERIC POINDRON
Produzione: CIBY 2000 - TF 1 - LITTLE BEAR
Distribuzione: CECCHI GORI GROUP - FIN.MA.VI. - CECCHI GORI HOME VIDEO
NOTE
REVISIONE MINISTERO FEBBRAIO 1996
CRITICA
Nei panni di Eloise la figlia di D'Artagnan la Marceau è una ragazza decisamente in anticipo sui tempi, che porta i pantaloni e rimbecca il padre con una petulanza ben poco secentesca. Anche fuori dello schermo, comunque, l'attrice deve avere un caratterino al pepe, dato che è riuscita a fare estromettere dal set il nostro Riccardo Freda (il film riprende, a sessi variati, il suo "Il figlio di D'Artagnan"), al quale Bertrand Tavernier aveva originariamente affidato la regia. Spiace che le cose siano andate così; però bisogna ammettere che il film, diretto personalmente da Tavernier, è molto piacevole: mescola in dosi perfette il gusto dell'avventura (il combattimento finale in cui i duellanti salgono fino in cima al castello, come nei film di Errol Flynn), l'ironia (senza mai cadere nell'eccesso parodistico) e la malinconia (vedi la scena di D'Artagnan sulla tomba di Athos, ispirata a John Ford), mette in scena con gran senso dello spazio e si concede, di passaggio, anche raffinate citazioni dalla pittura d'epoca. (La Repubblica, Roberto Nepoti, 27/4/96)