ELOISE LA FIGLIA DI D'ARTAGNAN

LA FILLE DE D'ARTAGNAN

FRANCIA 1995
Nel 1654 in un convento del Midi della Francia dove il moschettiere D'Artagnan ha fatto studiare la propria figlia Eloise, costei, una bella e vivace giovane, ha visto la Madre superiora uccisa da dei ribaldi (scatenati contro uno schiavo di colore) al soldo del Duca di Crassac, amante della Dama in Rosso e socio di lei nel commercio del grano e dei neri trasportati dall'Africa. Eloise, avendo il sospetto di un oscuro complotto contro il Re adolescente, si reca a cavallo a Parigi dove si trova il padre, per far fallire la macchinazione, essendo il Duca di Crassac ambizioso e potente. Si è unito ad Eloise un giovane poeta vagabondo: è Quentin, innamoratosi di colpo della giovane, mentre D'Artagnan, a suo tempo bandito dalla Corte malgrado anni di glorioso servizio, non si sente spinto all'avventura. Al Louvre Eloise contatta il Cardinale Mazarino che comincia a credere al complotto: la giovane sfugge a noie e trappole e finalmente (l'incoronazione del Re non è lontana) D'Artagnan interviene dopo aver cercato e coinvolto i suoi grandi amici di gioventù (Aramis, Porthos ed Athos) nonché il vecchio Planchet, suo scudiero di un tempo. Il Cardinale Mazarino non riesce a decifrare un pezzo di carta, consegnatogli da Eloise che lo ha trafugato fuggendo dal convento: la decodificazione dovrebbe permettere di far luce sufficiente sul complotto contro il Re. Si scopre invece che un altro complotto esiste davvero e, come nella loro gagliarda giovinezza, i quattro moschettieri tanto fanno che il desiderio ambizioso del Duca di Crassac e della Dama in Rosso crolla con la macchinazione. Le conseguenze sono: l'incoronazione del giovane Luigi XIV; un trionfo per il Cardinale; lo scacco e la punizione per il Duca di Crassac (che già si vedeva sul trono e marito di Eloise); la liquidazione dell'arrogante Dama in Rosso; il successo ed i riconoscimenti per i quattro moschettieri. La graziosa Eloise, destinata a nozze con Quentin, è felice di avere ritrovato e "riattivato" quel suo padre carico di gloria.
SCHEDA FILM

Regia: Bertrand Tavernier

Attori: Claude Rich - Crassac, Charlotte Kady - La Dama In Rosso, Sami Frey - Aramis, Raoul Billerey - Porthos, Philippe Noiret - D'Artagnan, Jean-Paul Roussillon - Planchet, Sophie Marceau - Eloise, Nils Tavernier - Quentin, Gigi Proietti - Cardinal Mazarino, Jean-Luc Bideau - Athos

Sceneggiatura: Bertrand Tavernier, Michel Léviant, Jean Cosmos, Riccardo Freda

Fotografia: Patrick Blossier

Musiche: Philippe Sarde

Montaggio: Ariane Boeglin

Scenografia: Geoffry Larcher

Durata: 130

Colore: C

Genere: GROTTESCO

Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI

Tratto da: DA UN'IDEA DI RICCARDO FREDA E ERIC POINDRON

Produzione: CIBY 2000 - TF 1 - LITTLE BEAR

Distribuzione: CECCHI GORI GROUP - FIN.MA.VI. - CECCHI GORI HOME VIDEO

NOTE
REVISIONE MINISTERO FEBBRAIO 1996
CRITICA
Nei panni di Eloise la figlia di D'Artagnan la Marceau è una ragazza decisamente in anticipo sui tempi, che porta i pantaloni e rimbecca il padre con una petulanza ben poco secentesca. Anche fuori dello schermo, comunque, l'attrice deve avere un caratterino al pepe, dato che è riuscita a fare estromettere dal set il nostro Riccardo Freda (il film riprende, a sessi variati, il suo "Il figlio di D'Artagnan"), al quale Bertrand Tavernier aveva originariamente affidato la regia. Spiace che le cose siano andate così; però bisogna ammettere che il film, diretto personalmente da Tavernier, è molto piacevole: mescola in dosi perfette il gusto dell'avventura (il combattimento finale in cui i duellanti salgono fino in cima al castello, come nei film di Errol Flynn), l'ironia (senza mai cadere nell'eccesso parodistico) e la malinconia (vedi la scena di D'Artagnan sulla tomba di Athos, ispirata a John Ford), mette in scena con gran senso dello spazio e si concede, di passaggio, anche raffinate citazioni dalla pittura d'epoca. (La Repubblica, Roberto Nepoti, 27/4/96)