Gibellina, un piccolo centro rurale del trapanese, viene completamente raso al suolo nel gennaio del 1968 dal terremoto che ha distrutto la Valle del Belice. Per vent'anni la popolazione ha vissuto in una baraccopoli poi, nel 1980, lo Stato ha assegnato alla comunità i fondi per la ricostruzione ma Gibellina è diventato una nuova cittadina ricostruita ad oltre 20 chilometri di distanza dall'antico insediamento, seguendo un'urbanistica utopica e una selvaggia speculazione edilizia che ne ha completamente sovvertito l'identità culturale e storica. Nel 1985, sulle macerie del vecchio paese, l'artista Alberto Burri ha realizzato l'opera il 'Grande Cretto', una colata di 12 ettari di cemento bianco che è diventata un contraddittorio simbolo della città. Il documentario racconta tutto questo attraverso un'altra piccola grande storia: la sfida lanciata a tutti i gibellinesi per tornare tutti insieme sul Cretto di Burri e scattare un'enorme foto di gruppo. Tutta la città in posa sul luogo dove fino a 40 anni fa sorgeva il loro vecchio paese, ma che per molti è divenuto spazio dei tabù della propria storia, per tentare di ricostruire collettivamente un ponte tra passato, presente e futuro.
SCHEDA FILM
Regia: Emanuele Svezia
Durata: 98
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
NOTE
- IN CONCORSO AL 26° TORINO FILM FESTIVAL (2008) NELLA SEZIONE 'ITALIANA.DOC'.