E tanta paura

ITALIA 1976
Il commissario Lorenzo, giovane e disinvolto funzionario della Questura di Milano, si trova alle prese con una catena di delitti: Mattia, Laura, Elvira, e molti altri giovani. L'unica traccia è costituita dal libro di favole "Pierino Porcospino" dalle pagine del quale sono tratte le illustrazioni che l'assassino lascia accanto alle vittime. Un altro elemento viene offerto al commissario dal fatto che le prima vittima era socio del Club "Amici della Fauna", soliti raccogliersi a Villa Hoffman dove è morta in circostanze sospette una certa Rosa. Ma quando Lorenzo cerca di mettersi in contatto con il commissario Del Re di Como, incaricato della indagini del caso, non solo scopre che se ne sono perse le tracce ma anche che sono stati fatti scomparire i documenti relativi. Nonostante la fotomodella Jeanne, divenuta nel frattempo sua amante, gli esponga dei particolari sulle "festicciole" di Villa Hoffman e Lorenzo arresti Agostino, un protettore, questo risulta innocente poiché la catena di delitti riprende. Chi sarà il vero colpevole?
SCHEDA FILM

Regia: Paolo Cavara

Attori: Corinne Cléry - Jeanne, Michele Placido - Commissario Lorenzo Romei, Tom Skerritt - Commissario capo, Eli Wallach - Pietro Riccio, Quinto Parmeggiani - Angelo Scanavini, Edoardo Faieta - Comm. Fulvio Colajanni, John Steiner - Hoffmann, Jacques Herlin - Ex commissario Gandolfi, Greta Vayan - Invitata alla villa, Sarah Crespi - Rosa Catena, Enrico Oldoini - Assistente di Lorenzo, Cecilia Polizzi

Soggetto: Bernardino Zapponi, Paolo Cavara

Sceneggiatura: Bernardino Zapponi, Paolo Cavara, Enrico Oldoini - collaborazione

Fotografia: Franco Di Giacomo

Musiche: Daniele Patucchi

Montaggio: Sergio Montanari

Scenografia: Franco Fumagalli

Costumi: Marisa Crimi

Effetti: Giovanni Capelli

Durata: 95

Colore: C

Genere: GIALLO

Specifiche tecniche: VISTAVISION, TECHNICOLOR

Produzione: GUY LUONGO PER GPE ENTERPRISES, CPC CITTA' DI MILANO

Distribuzione: INTERFILM - VIDEO KINEO

CRITICA
"Nonostante i grotteschi accenni a Lombroso, alle dottrine del superuomo o del fascismo, il film è un mosaico artificioso e del tutto cerebrale. Il materiale raccolto per comporre le scene è purtroppo di una scottante attualità: prostituzione, violenza, droga, contrabbando di diamanti, vizi e delitti in ville patrizie; tuttavia la non credibilità della vicenda impedisce al lavoro di assumere valori di denuncia o di scottante documento." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 83, 1977)