In una gioielleria viene compiuta una rapina da tre individui mascherati che fuggono poi con il bottino in aperta campagna facendo perdere ogni traccia. I rapinatori sono in effetti tre sorelle, Sibilla, Elena e Micaela che hanno effettuato il colpo nell'intento di far fronte al sequestro di ogni loro bene patrimoniale e in particolare alla vendita all'asta giudiziaria d'una villa alla quale è legato il loro nobile casato. Ma ben presto, nascosti i gioielli in una cassaforte della casa, le tre sorelle iniziano a congiurare l'una contro l'altra ed a sospettarsi reciprocamente per alcuni strani fatti che stanno accadendo nella dimora. Successivamente, mentre stanno ricevendo un ricettatore tedesco che dovrebbe comperare i gioielli, nella villa arriva il turbolento gruppo degli amici di Micaela e a disturbare il loro colloquio interviene anche il marito di Sibilla, Ernesto. Le reazioni confuse delle tre donne provocano diversi incidenti e un notevole numero di cadaveri, che vengono tranquillamente cremati in un capace forno. Ma quando Sibilla, rimasta ormai sola, s'appresta a lasciare la villa viene a sua volta uccisa da Ernesto in precedenza fintosi morto ed unico responsabile di tutti i vari omicidi; ma anche ad Ernesto non sarà possibile entrare in possesso del bottino.
SCHEDA FILM
Regia: Guido Zurli
Attori: Daniela Surina, Pino Polidori, Anna Maria Panaro, Calisto Calisti, Gianni Dei, Francesca Righini, Franco Abbina, Alba Majolini, Dan Harrison - Ernesto, Gordon Mitchell, Lucia Modugno - Elena, Luisa Rivelli - Sibilla, Gia Sandri - Micaela, Cesare Gelli, Kathia Kelly, Mario Lanfranchi (II), Toni De Renzi, Valentino Macchi
Soggetto: Pino Addaro
Sceneggiatura: Enzo Gicca Palli, Guido Zurli, Carlo Potenza
Fotografia: Franco Villa
Musiche: Gino Peguri
Montaggio: Andreina Casini
Scenografia: Demofilo Fidani
Durata: 86
Colore: C
Genere: GIALLO COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA EASTMANCOLOR
Produzione: NARY FILM
Distribuzione: REGIONALE
CRITICA
"Il film, che vorrebbe essere una commedia giallo-rosa, risulta invece, per la mancanza assoluta di senso dell'umorismo, molto più ingenuamente la storia di una rapina e di numerosi omicidi (...)". (Segnalazioni Cinematografiche, vol.61, 1967).