È mezzanotte, butta giù il cadavere

ITALIA 1966
In una gioielleria viene compiuta una rapina da tre individui mascherati che fuggono poi con il bottino in aperta campagna facendo perdere ogni traccia. I rapinatori sono in effetti tre sorelle, Sibilla, Elena e Micaela che hanno effettuato il colpo nell'intento di far fronte al sequestro di ogni loro bene patrimoniale e in particolare alla vendita all'asta giudiziaria d'una villa alla quale è legato il loro nobile casato. Ma ben presto, nascosti i gioielli in una cassaforte della casa, le tre sorelle iniziano a congiurare l'una contro l'altra ed a sospettarsi reciprocamente per alcuni strani fatti che stanno accadendo nella dimora. Successivamente, mentre stanno ricevendo un ricettatore tedesco che dovrebbe comperare i gioielli, nella villa arriva il turbolento gruppo degli amici di Micaela e a disturbare il loro colloquio interviene anche il marito di Sibilla, Ernesto. Le reazioni confuse delle tre donne provocano diversi incidenti e un notevole numero di cadaveri, che vengono tranquillamente cremati in un capace forno. Ma quando Sibilla, rimasta ormai sola, s'appresta a lasciare la villa viene a sua volta uccisa da Ernesto in precedenza fintosi morto ed unico responsabile di tutti i vari omicidi; ma anche ad Ernesto non sarà possibile entrare in possesso del bottino.
SCHEDA FILM

Regia: Guido Zurli

Attori: Daniela Surina, Pino Polidori, Anna Maria Panaro, Calisto Calisti, Gianni Dei, Francesca Righini, Franco Abbina, Alba Majolini, Dan Harrison - Ernesto, Gordon Mitchell, Lucia Modugno - Elena, Luisa Rivelli - Sibilla, Gia Sandri - Micaela, Cesare Gelli, Kathia Kelly, Mario Lanfranchi (II), Toni De Renzi, Valentino Macchi

Soggetto: Pino Addaro

Sceneggiatura: Enzo Gicca Palli, Guido Zurli, Carlo Potenza

Fotografia: Franco Villa

Musiche: Gino Peguri

Montaggio: Andreina Casini

Scenografia: Demofilo Fidani

Durata: 86

Colore: C

Genere: GIALLO COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANORAMICA EASTMANCOLOR

Produzione: NARY FILM

Distribuzione: REGIONALE

CRITICA
"Il film, che vorrebbe essere una commedia giallo-rosa, risulta invece, per la mancanza assoluta di senso dell'umorismo, molto più ingenuamente la storia di una rapina e di numerosi omicidi (...)". (Segnalazioni Cinematografiche, vol.61, 1967).