Archie Long e Harry Doyle sono due anziani gangster usciti di galera dopo una condanna di trent'anni per aver rapinato un treno, il Gold Coast Flyer. Una volta fuori di prigione, dove hanno passato buona parte della loro vita, si trovano davanti una società molto cambiata. Gran parte dei locali dove trascorrevano il tempo non esistono più, come gli amici, quasi tutti scomparsi: quei pochi rimasti mostrano i segni dell'evidente invecchiamento. Dopo vari deludenti tentativi di reinserimento, falliti tutti miseramente, si presenta ai due la grande occasione per dimostrare la loro vitalità. Il Gold Coast Flyer sta per andare in pensione e, il giorno del suo ultimo viaggio, Archie e Harry, a cui si associano Leon, un killer incaricato di uccidere i due trent'anni prima, deciso a rispettare l'impegno preso, e il giovane assistente sociale destinato al loro controllo, decidono di assaltare il treno, anche se non trasporta niente. Braccati dalla polizia, con un ultimo atto coraggioso, lanciando il treno a tutta velocità, sconfinano in Messico, per consegnarsi ad un'altra polizia.
SCHEDA FILM
Regia: Jeff Kanew
Attori: Burt Lancaster - Harry Doyle, Kirk Douglas - Archie Long, Charles Durning - Deke Yablonski, Alexis Smith - Belle, Dana Carvey - Richie Evans, Darlanne Fluegel - Skye, Simmy Bow - Schultz, Billy Barty - Philly, Eli Wallach - Leon B. Little, Monty Ash - Vince
Soggetto: Jim Cruickshank, James Orr
Sceneggiatura: Jim Cruickshank, James Orr
Fotografia: King Baggot
Musiche: James Newton Howard, Burt Bacharach
Montaggio: Kaja Fehr
Durata: 101
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: SCOPE A COLORI
Produzione: JOE WIZAN
Distribuzione: UIP (1987) - TOUCHSTONE HOME VIDEO
CRITICA
"Stanco e monotono amarcord in chiave grottesca dei polizieschi anni Quaranta, di cui proprio gli invecchiatissimi protagonisti sono stati fra gli alfieri. I due ammuffiti divi si trascinano penosamente (meglio comunque Burt Lancaster, nonostante i tre anni in più del socio) costretti a pronunciare battute cretine e a sottostare a gag stile Ridolini. Si salva l'ultima parte, prettamente d'azione, ma il resto è tutto da dimenticare." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 15 maggio 2004)