Alberto e Franco dividono insieme i locali di una "casa per l'infanzia" disabitata da tempo; Alberto, che lì è cresciuto, continua a travestirsi da suora per far credere la casa ancora attiva, mentre Franco bellimbusto e rubacuori, spende tutti i soldi che ha (ed anche quelli che non ha) per mantenere la sua lussuosa auto. I due vivacchiano di scommesse e di gioco, finché un giorno davanti alla loro casa non viene abbandonato un bambino negro. Dopo i primi tentativi di disfarsene, i due finiscono per affezionarsi a lui e cominciano a preoccuparsi della sua educazione, e Franco, addirittura, vende la macchina. Ma, quando il piccolo arriva a sei anni" il prete della scuola scopre lo strano "ménage" e, per evitare che i due "papà" perdano il piccolo, consiglia loro di sposarsi, per poi chiedere l'adozione. Alberto e Franco, ciascuno all'insaputa dell'altro, cercano di stringere i tempi per convolare a giuste nozze ma si trovano davanti alla stessa chiesa, lo stesso giorno e la stessa ora, entrambi per sposarsi; le due mogli, però, che capiscono che per i due il matrimonio è il solo mezzo di tenere il piccolo con loro, rifiutano di sposarsi, e vanno via, lasciando Alberto e Franco a litigare davanti alla chiesa.
SCHEDA FILM
Regia: Mariano Laurenti
Attori: Franco Califano, Pippo Franco, Maurizio Mattioli, Viola Valentino, Corrado Olmi, Ivana Milan, Luca Di Orazio, Andrea Delise, Piera Bassino
Soggetto: Gino Capone
Sceneggiatura: Gino Capone, Pippo Franco, Giancarlo Magalli
Fotografia: Federico Zanni
Musiche: Franco Califano
Montaggio: Alberto Moriani
Durata: 86
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICO A COLORI
Produzione: 2000 ROMA CINEMATOGRAFICA
Distribuzione: UNION FILM 1 (1984) - DOMOVIDEO
CRITICA
"Un film abbastanza divertente, che pur senza raggiungere vette eccelse, riesce a conservare una sua dignità come commedia (dei buoni sentimenti)." (Segnalazioni Cinematografiche, vol.97, p.83)
"Storiella d'una ingenuità fuori tempo (e fuori luogo), il filimo si raccomanda a coloro che ancora credono alle fate dietro la porta" (Segnocinema).