Mentre si sta dirigendo alla volta di Huston, un giovane messicano, Pecos Martinez, ha modo di assistere a distanza all'inutile assalto condotto dalla banda di Joe Kline al carro di un certo Brack e di notare come questo affidi a Tedder, il padrone del saloon, un barilotto misterioso apparentemente pieno di rum. Penetrato nella cantina del locale, Pecos scopre nel barile ottantamila dollari, frutto di una rapina. Successivamente Brack viene ucciso da Kline, mentre due suoi uomini vengono uccisi dal messicano. Per vendicare l'affronto e ricercare il denaro, l'intera banda ritorna al villaggio ove dal pastore-becchino Morton vengono a sapere dove si nasconde Pecos. Catturato e sottoposto ad un feroce pestaggio, Pecos è costretto a rivelare a Kline d'essere a conoscenza del nascondiglio ove Tedder tiene il bottino. Guadagnato così tempo Pecos riesce a fuggire con l'aiuto di una ragazza per poi correre in aiuto del dottor Berton e di sua figlia, nella cui casa è appunto nascosto il barilotto. Sopraggiunti Kline ed i suoi, Pecos fingendo di consegnare il piccolo barile, attira allo scoperto gli avversari e li elimina tutti vendicando i torti subiti e riportando la pace nel tormentato paese.
SCHEDA FILM
Regia: Maurizio Lucidi
Attori: Luigi Montefiori, Dario De Grassi, Peter Martell, Morris Boone - Ned, Peter Carsten - Steve, Giuliano Raffaelli - Dr. Berton, Lucia Modugno - Mary, Renato Mambor, Cristina Iosani - Ester, Corinne Fontaine, Max Dean, Norman Clark - Joe Kline, Luigi Casellato - Tedder, Robert Woods - Pecos Martinez, Umberto Raho - Morton
Soggetto: Adriano Bolzoni
Sceneggiatura: Adriano Bolzoni
Fotografia: Franco Villa
Musiche: Coriolano Gori
Montaggio: Anna Amedei
Scenografia: Demofilo Fidani
Altri titoli:
MON NOM EST PECOS
Durata: 83
Colore: C
Genere: WESTERN
Specifiche tecniche: TECHNISCOPE TECHNCOLOR
Produzione: FRANCO PALOMBO E GABRIELE SILVESTRI PER ITALCINE TV
Distribuzione: ATLANTIS FILM
CRITICA
" (...) Pecos si presenta agli spettatori di questo technicolor all'italiana liquidando un pistolero sull'uscio di un casolare (poi) per sgranchirsi l'indice fa secchi due accoliti del suo nemico (...). (...) Il film non è peggiore di tanti altri western fatti in casa". (Vice, "Il Resto del Carlino", agosto 1967).