DUE LACRIME

DDOJE LACREME

ITALIA 1954
Mario Mancini, ex cantante, condannato per omicidio, ottiene dopo nove anni di carcere, il riconoscimento della sua innocenza e la libertà. Uscito di prigione, l'ex detenuto, che nel frattempo ha perduto la vista, viene accolto nella casa di suo padre, dove trova anche Sandro, il suo figlioletto. Mario crede che sua moglie Valeria sia morta in seguito ad un incidente: ma in realtà Valeria è fuggita con Tony, il suo losco amante, in Svizzera. Mario conosce per caso Carla Sileni, cantante della radio, che s'interessa a lui e l'introduce nell'ambiente radiofonico. Nel frattempo Valeria è ritornata ed un giorno si presenta al padre di Mario, mentre questi è assente, e con la minaccia di uno scandalo, obbliga il vecchio a farle vedere Sandro. Così il bambino incomincia a frequentare la casa di Valeria. Un giorno Tony, essendo implicato in disonesti traffici, deve fuggire, insieme ai suoi complici, e costringe Valeria a seguirlo col bambino. Ora il padre di Mario aveva proposto il matrimonio, sia al figliolo. Mario s'unisce ai poliziotti, che inseguono i malviventi e li raggiungono. Tony uccide Valeria, che fa scudo del suo corpo a Sandro, e viene ucciso dai compagni. Mario, che ha riacquistato la vista, sposa Carla.
SCHEDA FILM

Regia: Giuseppe Vari

Attori: Irène Galter - Carla Sileni, Marisa Merlini - Valeria, Peter Trent - Dario, Aldo Silvani - Padre Di Mario, Beniamino Maggio - Beniamino, Gino Buzzanca - Tony, Michele Malaspina, Marisa Capponi, Gilberto Mazzi, Gianni Cavalieri, Luigi Ray - Sandro, Mario Merlini, Alberto Farnese - Mario Mancini

Soggetto: Wanda De Marchis

Sceneggiatura: Alessandro Ferraù, Gigliola Falluto, Giuseppe Mangione

Fotografia: Sergio Pesce

Musiche: Carlo Innocenzi

Scenografia: Ivo Battelli

Durata: 88

Genere: DRAMMATICO

Produzione: LUIGI PETTI PER VENEREFILM

Distribuzione: REGIONALE - VENERE

CRITICA
"E' una delle tante vicende ispirate ad un sentimentalismo di maniera: la realizzazione è modesta. Il film comprende numerose canzoni, per la maggior parte non molto interessanti ". (Anonimo, "Segnalazioni Cinematografiche", Vol. XXXVI, 1954).