I destini dell'Impero Romano messi in crisi dalla rivolta del popolo della Gallia sotto l'impulso degli antichi sacerdoti celtici: i druidi. E' il racconto fatto da Giulio Cesare nel 'De Bello Gallico' sulla sua lotta contro Vercingetorige.
SCHEDA FILM
Regia: Jacques Dorfmann
Attori: Christopher Lambert - Vercingetorige, Klaus Maria Brandauer - Giulio Cesare, Max von Sydow - Sacerdote, Inés Sastre - Apona, Denis Charvet - Cassivelaun, Bernard-Pierre Donnadieu - Dumnorix, Maria Kavardjikova - Rhia, Yannis Baraban - Litavic, Vincent Moscato - Moscatos, Jean-Pierre Rives - Capo teutonico
Soggetto: Anne de Leseleuc, Jacques Dorfmann
Sceneggiatura: Jacques Dorfmann, Rospo Pallenberg, Norman Spinrad
Fotografia: Stefan Ivanov, Plamen Somov
Musiche: Pierre Charvet
Montaggio: Marie Castro-Vasquez
Scenografia: Didier Naert
Costumi: Edith Vesperini
Effetti: Fabio Traversari, Pascal Charpentier
Altri titoli:
Vercingétorix, la légende du druide roi
Druids
Durata: 122
Colore: C
Genere: STORICO
Specifiche tecniche: SUPER 35 STAMPATO A 35 MM (1:2.35)
Produzione: TF1 INTERNATIONAL, EIFFEL PRODUCTIONS, TRANSFILM, CNC, LA MUTUALITE FRANÇAISE, M6 FILMS, SMK LIMITED, TELEFILM CANADA
Distribuzione: MINERVA
Data uscita: 2001-03-30
CRITICA
"Il regista Jacques Dorfmann si lancia, da incosciente, nel filone epico e canta le gesta di Vercingetorige, l'eroe leggendario che osò sfidare la potenza militare di Roma. Il film viene sconfitto, con perdite più gravi dei Galli all'epoca, da un'interpretazione catastrofica, da dialoghi ridicoli, da battaglie massacrate dalla macchina da presa e dal montaggio. Ad appesantire questa versione seria di Asterix, l'invadente estetica del paesaggio bulgaro e l'insipienza dei parrucchieri. Le terrificanti acconciature meritano un posto nel museo dello stracult". (Enrico Magrelli, 'Film Tv', 10 aprile 2001)
"Scritto dallo sceneggiatore di 'Excalibur', Rospo Pallenberg, e da Norman Spinrad, 'Druids' tenta un'impresa disperata e ne esce discretamente bastonato (...). La sceneggiatura, che cerca di raccontare troppe cose assieme, risulta affrettata e confusa, e i dialoghi pomposi complicano ulteriormente la faccenda. Con quello che è costato, il film di Dorfman ottiene l'imbarazzante effetto di far ridere quando vorrebbe essere drammatico e solenne. Colpa anche degli indescrivibili posticci piliferi appiccicati alla faccia dei galli, che sembrano il riciclaggio di quelli indossati da Gérard Depardieu in 'Asterix e Obélix'. (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 14 aprile 2001)